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Covid, Draghi: “Con Omicron e inverno serve massima attenzione. Vaccinarsi e fare le terzi dosi il prima possibile per tenere tutto aperto”

I contagi, ha ricordato, sono "in aumento in tutta Europa" e in Italia "l’incidenza è più bassa, quasi la metà, ma è comunque in crescita". In virtù di questi numeri, ha spiegato alla vigilia del Consiglio Ue, "dobbiamo essere prudenti, ma ci avviciniamo al Natale più preparati e più sicuri"

“L’inverno e la diffusione della variante Omicron – dalle prime indagini, molto più contagiosa – ci impongono la massima attenzione nella gestione della pandemia”. Il giorno dopo l’approvazione del decreto che prolunga lo stato di emergenza e il Super Green pass in zona bianca al 31 marzo, nonché la stretta sugli ingressi dai Paesi Ue che ha irritato Bruxelles, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha invitato “i cittadini a mantenere la massima cautela”, sottolineando che serve vaccinarsi e fare le terze dosi “appena possibile” per “continuare a tenere aperta l’economia, le scuole, i luoghi della socialità, come fatto finora”.

I contagi, ha ricordato, sono “in aumento in tutta Europa” e “nell’ultima settimana, nell’Ue, si sono registrati in media 57 casi al giorno ogni 100.000 abitanti”. In Italia, “l’incidenza è più bassa, quasi la metà, ma è comunque in crescita”. Sono questi i presupposti, ha continuato Draghi, sui quali il governo “ha deciso di rinnovare lo Stato di emergenza fino al 31 marzo” così da disporre di “tutti gli strumenti necessari per fronteggiare la situazione”.

Quindi ha usato toni più concilianti con i No vax rispetto alla conferenza stampa di presentazione del decreto che ha introdotto il Green pass rafforzato: “Voglio incoraggiare chi non si è vaccinato a farlo al più presto e chi ha fatto le prime due dosi a fare la terza appena possibile. Come dimostra l’Iss, i non vaccinati hanno un rischio di morire 11 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la seconda dose, e quasi 17 volte rispetto a chi ha fatto la terza. Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità. E per continuare a tenere aperta l’economia, le scuole, i luoghi della socialità, come fatto finora”.

I dati, ha proseguito il presidente del Consiglio, “descrivono un quadro molto diverso rispetto all’anno scorso”. Il numero totale di persone attualmente positive al virus in Italia è 297mila: “Dodici mesi fa erano 675 mila, nonostante un livello di restrizioni molto maggiore. Le persone ricoverate sono 8.026. Il 14 dicembre 2020 erano 30.860. Negli ultimi sette giorni ci sono stati in media 95 decessi al giorno. Nello stesso periodo di un anno fa erano stati 629″.

Tutto vero, come spiegato da Ilfattoquotidiano.it martedì, ma restano le ospedalizzazioni triplicate in 45 giorni e quasi mezzo milione di contagi in un mese e mezzo: numeri che, in vista delle festività e con la variante Omicron che guadagna ‘spazio’ in attesa che si ampli la platea di vaccinati con terza dose, hanno portato agli interventi delle scorse ore. Fondamenta confermate dal presidente del Consiglio: “Dobbiamo essere prudenti – ha concluso – ma ci avviciniamo al Natale più preparati e più sicuri”.