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Manovra, Pd boccia la proposta della Lega: “Sì alla riduzione delle bollette ma senza toccare le risorse del reddito di cittadinanza”

“Noi abbiamo chiesto il rafforzamento dello stanziamento di due miliardi per ridurre il caro-bollette e credo che lo otterremo. Lo si può fare senza intaccare le risorse del reddito di cittadinanza. Sbagliato mettere in contrapposizione percettori e chi è in condizione di povertà con famiglie e imprese colpite dai rincari”. A rivendicarlo il responsabile economico dem, Antonio Misiani, a margine di una conferenza stampa del Pd in Senato sugli emendamenti alla manovra, replicando alla Lega, dopo l’ennesima provocazione contro il reddito.
Era stata la delegazione leghista, composta dai due capigruppo di Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo e dal ministro allo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, a suggerire a Draghi “di intervenire sui rincari recuperando risorse dalla riforma del reddito di cittadinanza“, cosa che il governo non intende fare visto che la misura è appena stata rifinanziata. “Noi abbiamo presentato proposte per migliorarlo, come sull’incentivazione dell’offerta di lavoro per i percettori, che riteniamo compatibile e utile”. E ancora: “Condividiamo le proposte della commissione Saraceno, ma è chiaro che alcune sono impattanti dal punto di vista finanziario”, ha invece tagliato corto il responsabile economico dem, rispetto al fatto che quelle stesse proposte sono state di fatto ignorate. I dem si limiteranno a chiedere invece di “modulare il reddito in funzione di una migliore presa in carico nella dimensione territoriale e di rafforzare il ruolo dell’associazionismo e del terzo settore”.
Dal Pd, allo stesso tempo, chiedono “tempi certi” sulla manovra: “Partiamo da un giudizio positivo, dato che ha contenuti importanti, dalla riforma degli ammortizzatori sociali fino agli investimenti pubblici e agli incentivi per quelli privati. Lo stesso vale per la riforma fiscale, a partire dall’intervento sull’Irpef. Ora serve un tavolo di coordinamento tra i capigruppo in maggioranza, per garantire sulle tempistiche trovando le priorità, appena termineranno i confronti con Draghi”, hanno concluso la capogruppo a Palazzo Madama Simona Malpezzi e il capogruppo in commissione Bilancio, Daniele Manca.