Cultura

Il nostro profilo Instagram sotto attacco hacker: hanno vinto, ma siamo più determinatə di prima

Attenzione: in questo post sono inserite immagini artistiche di nudo esplicito

di Eugenia Romanelli

La notte tra il 9 e il 10 agosto scorso sparisce l’account Instagram del Movimento Culturale ReWriters, a pochi giorni da un mio editoriale in cui prendevo posizione a favore della campagna vaccinale, proprio su questo giornale. La notizia rimbalza sui media, si dà per certo il nesso, anche per l’azione similare contro la Regione Lazio, stesso periodo. In realtà, il 4 agosto, era andata in onda la diretta streaming per il lancio del nuovo Mag-Book (giorna-libro) edito dal Movimento, intitolato Queer, a cura degli artisti in drag, KarmaB., dove firmavano nomi robusti della cultura e dell’arte della contemporaneità, da Loredana Bertè a Massimo Recalcati, insieme a tantissimi altri, tutti e tutte a sostegno della fluidity e dell’ottica di genere come nuova via evolutiva.

In seguito ad approfondimenti, abbiamo capito che a qualcuno non è andato giù il nostro impegno nella creazione di un nuovo immaginario transizionale, adaptive, antisessista, anti-specista, e impegnato sui temi del Manifesto che ReWriters porta avanti, primo tra tutti la giustizia intergenerazionale. Le immagini che i pirati della rete hanno voluto punire sono state soprattutto le copertine del sito, tematiche come i vari mag-book, che ad agosto hanno rappresentato famiglie omogenitoriali, persone transgender a torso nudo, coppie omosessuali, influencer LGBTQI+, a cominciare da Vladimir Luxuria.

Queste ed altre immagini “forti” (non lanciate però sull’account Instagram, nel rispetto della policy dell’azienda) sono state considerate provocazioni offensive invece che opere d’arte a firma di uno tra i fotografi più sensibili che abbiamo in Italia, Guido Fuà, quotato e cercato da riviste di tutto il mondo, come The National Geographic o Elle Japon, scattate per rappresentare e dare visibilità a comportamenti, scelte, identità, comunità, pratiche basate sul consenso invece che sul dominio, pur restando oscurate tra le rappresentazioni socioculturali e veri tabù [Le foto sono in fondo al post].

Oggi l’account Instagram di ReWriters Magazine rinasce, e in queste ore, tra i primi 50 follower, hanno già aderito Loredana Bertè, Karma B., Nancy Brilli, Immanuel Casto, Vladimir Luxuria, Cathy la Torre, Giovanna Melandri, Michela Andreozzi, Monica Cirinnà e tanti altri artisti, attivisti, intellettuali, opinionisti, scrittori, ma anche la società civile, la stessa che, in migliaia, ci seguiva fino a quella notte: tuttə per dire che ci siamo, unitə, insieme, fortə come prima a e più di prima in difesa della libertà di espressione (che non significa licenza di offendere), del pensiero divergente, della rivoluzione valoriale su cui siamo impegnatə.

Questa vicenda mi ha fatto riflettere, a partire da un mio libro, di cui questo giornale ha parlato, dal titolo significativo Web, social ed etica: è vero, i dati personali sono il nuovo petrolio, il nuovo campo di battaglia per le prossime carneficine, un alieno sfuggito al nostro controllo che sta divorando dall’interno le nostre vite, mentre contemporaneamente sembra allargarle, moltiplicarle, unirle. Illuminarle. Lo strumento simbolo di libertà e democrazia che ha connesso il mondo oggi si è evoluto e, pur conservando quelle qualità che lo hanno reso paladino degli ultimi, adesso contiene in sé funzioni capaci di travolgere e distruggere la vita di un singolo come quella di un intero paese.

Per approfondire e soffermarsi sulla necessità di un’etica della rete, vi invitiamo al ReWriters fest., dove, tra i vari appuntamenti, il 16 ottobre alle ore 17.00, dieci studiosi, guidati da Rosa Maria Di Natale, giornalista di Online News Association (Ona) si confronteranno su “Realtà aumentata, intelligenza artificiale, onlife: tra limiti e possibilità, ripensiamo il rapporto tra umanità e macchina, social media compresi”.

Se prenotati e muniti di green pass, si potrà ascoltare Arturo Di Corinto, esperto di diritti digitali, free software, copyright, sicurezza informatica, crittografia, Internet governance e editor di Che Futuro, rivista online su innovazione e internet fondata da Riccardo Luna; Alberto Del Bimbo, professore ordinario di Sistemi di elaborazione delle informazioni all’Università di Firenze, già direttore del Centro di Eccellenza Micc (Media Integration and Communication); Tiziana Catarci, direttrice del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale dell’università La Sapienza; Maria Chiara Parmiggiani, avvocata esperta di cyberbullismo; Riccardo Acciai, direttore del Dipartimento libertà di manifestazione del pensiero e cyberbullismo e del Dipartimento reti telematiche e marketing del Garante per la protezione dei dati personali, direttore del Centro studi privacy e nuove tecnologie e della collana “Privacy e Innovazione”; Davide Bennato, professore all’Università di Catania in Sociologia digitale, co-founder di STS-Italia Società Italiana di Studi su Scienza e Tecnologia; Marco Scialdone, PhD, docente Università Europea, esperto di diritto dell’informatica e fellow Iaic (Accademia Italiana del Codice Internet), autore del recente Vivere con l’intelligenza artificiale; Federico Badaloni, giornalista, architetto dell’informazione, responsabile Area progettazione della divisione digitale di Gedi; Alessio Jacona, curatore dell’Osservatorio Intelligenza Artificiale Ansa; Cristiano Boscato, direttore didattico alla Bologna Business School di AI per il business e founder di Injenia, top leader italiana in machine learning e intelligenza artificiale.