Società

Green pass sì o sì? Un breve riepilogo per i contrari

di Derek

Proteste, proteste e ancora proteste contro il green pass. Io inizio a pensare che solo chi non niente da perdere (posto fisso, pensione etc) possa permettersi di criticarlo. Chi ha un bar, un ristorante, una palestra, un negozio dovrebbe essere felice di questa misura perché gli permetterà di continuare a lavorare.

Non siamo ancora al 50% di copertura vaccinale completa (gli Usa e i tanto declamati UK e Israele sono ancora sotto il 60%), quindi c’è una platea enorme di gente che si potrà ammalare gravemente nei prossimi mesi.

Fortunatamente i numeri sembrano dimostrare come le nuove ospedalizzazioni riguardino quasi solo non vaccinati o vaccinati con una dose sola. Pochissimi i casi, da quello che si legge, di terapia intensiva con doppia dose che ci stanno perché questo vaccino come ogni vaccino non ha il 100% di efficacia.

Non capisco del resto quale sia la controproposta: chiudiamo di nuovo tutto e moriamo di povertà? Secondo me si dovrebbe far pace con alcuni concetti.

– Un vaccinato può contrarre il virus? Sì ma è ormai evidente che lo contrae in forma molto blanda, quasi sempre asintomatica, guaribile in pochi giorni.

– Un vaccinato può trasmettere il virus? sembra che con la doppia dose il rischio sia quasi nullo. Con la prima dose c’è più possibilità di trasmetterlo, ma ancora una volta gli studi dimostrerebbero come la carica trasmessa sia bassa.

– Un vaccinato può finire in terapia intensiva? La probabilità è bassissima. Certo può succedere, un vaccinato potrebbe anche morire. In Israele a inizio luglio si contavano 152 vittime “vaccinate” (dall’inizio della campagna vaccinale): solo 9 erano completamente sane, su 5 milioni di persone vaccinate. Tiriamo fuori la calcolatrice?

– Un non vaccinato può ammalarsi? Ovviamente. La variante delta pare sia molto più contagiosa della variante inglese che era più contagiosa della prima versione. La metà della popolazione a oggi non ha completato il ciclo vaccinale. Ci sono quindi troppe persone che possono ammalarsi, riempire gli ospedali, morire.

– “Israele dimostra il flop”. No! Semmai dimostra il contrario. Il tasso di mortalità è sceso di qualche ordine di grandezza (e va sempre tenuto presente che ad oggi la copertura vaccinale di Israele non supera il 60%. Non hanno coperto tutta la popolazione come qualcuno dice, non hanno coperto neppure i 2/3 come in UK e Usa).

– Il vaccino crea indubbie reazioni. Vero. In famiglia siamo 4, tutti vaccinati. Il 100% della popolazione della mia famiglia ha avuto stanchezza e male al braccio per un paio di giorni. Quindi il 100% ha avuto reazioni avverse! A oggi però il 100% della popolazione della mia famiglia è viva e vegeta, sta benissimo e conduce una vita normale. Potrei usare questo esempio per dire “il 100% dei vaccinati” non ha problemi? No. Perché non sono un pirla. Quindi allo stesso modo non facciamo l’errore contrario.

Fino a quando la percentuale di mortalità del Covid sarà di diversi ordini di grandezza superiore alla percentuale di effetti collaterali gravi non ci sarà discussione: spiace, ma la scienza usa la matematica, non le emozioni. La matematica non è democratica: 100 è superiore a 1, 1000 superiore a 100, punto.

– Il green pass è una dittatura? Falso, è lo strumento più democratico che potessimo aspettarci in una situazione di pandemia. Infatti te che – secondo coscienza (non secondo scienza) – non vuoi vaccinarti puoi averlo facendo tamponi oppure guarendo. In fondo per molti il Covid è “solo una influenza” che con un po’ di nimesulide, l’aspirina e un cucchiaio di curcuma passa. Quindi potresti prenderlo e guarire, no?

Ovviamente, sia chiaro, non ti auguro neppure per un minuto di ammalarti, anche perché potresti finire all’ospedale e rubare un letto a un malato grave, uno che ha avuto un incidente, qualcuno che aspetta da tempo quell’intervento, non urgente, ma importante per lui.

Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!