Politica

De Luca: “Su vaccini governo dorme in piedi. Figliuolo indossi abiti civili e non la mimetica”. E su Superlega: “Brutta come la Fiat Duna”

Continua l’attacco frontale del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al governo Draghi e, in particolare, al generale Figliuolo.
Nella sua consueta diretta informativa su Facebook, il politico campano accusa l’esecutivo di lentezza e di contraddittorietà nelle decisioni: “La sensazione è che si decida alla giornata e a come capita. Quello che dovrebbe fare il governo, e che non fa, è approvvigionarsi aggiuntivi. E allora chiedo al governo e al commissario di governo: per quale motivo continuate a dormire in piedi e non chiedete ad Aifa di valutare gli altri vaccini disponibili? Ma il governo dorme in piedi. La Regione Campania continua a registrare 200mila dosi di vaccino in meno rispetto alla popolazione. È una vergogna, un atto di delinquenza politica, come ho già avuto modo di dire nell’indifferenza generale”.

E rincara sul generale Figliuolo: “Mi permetto di consigliargli di andare in giro per l’Italia in abiti civili. Quando si hanno funzioni civili credo che sia inappropriato andare in giro con tuta mimetica, anfibi e cappello militare, non solo per un’appropriatezza di funzioni, ma anche per evitare problemi delicati. Questo comportamento rischia di scaricare sull’immagine delle forze armate la polemica politica. E questo è grave e sbagliato, perché l’immagine dell’Esercito deve essere tenuta fuori dalle polemiche politiche – continua – Non è accettabile che contrasti di natura politica possano avere ricadute sull’immagine delle forze armate. Ci vuole tanto a capirlo? Mi sembra una cosa perfino banale ed elementare. Ma, chissà perché, siamo affezionati alla teatralità, che può avere anche risvolti abbastanza seri. Mi auguro, allora, che si correggano questi comportamenti inappropriati e che non si confondano immagini e ruoli. Chi ha funzioni civili si presenti con un’immagine civile”.

Battuta sarcastica anche sul presidente della Juventus Andrea Agnelli e sul flop del contestatissimo progetto della Super League: “Diciamo che Dio c’è. È difficile immaginare un dirigente sportivo capace di produrre un tale disastro e un atto di tale masochismo per la società che dirige. C’era una vecchia macchina prodotta dalla Fiat, l’automobile più brutta del mondo: la Duna. Ecco, questa iniziativa presa dalla lega dei ricchi è l’equivalente sportivo della Fiat Duna“.

De Luca, poi, sempre contestando il governo Draghi, annuncia di aver firmato un’ordinanza regionale che permetterà ai dirigenti scolastici delle scuole superiori di limitare al 50% delle presenze degli studenti, laddove il rispetto della soglia del 70% prevista a livello nazionale non può essere mantenuto. E aggiunge: “L’anno scolastico ormai è saltato. Io credo che sarebbe stato ragionevole aprire le scuole per la prima classe delle medie inferiori e per l’ultima classe delle medie superiori, per via degli esami di Stato. Ma sinceramente avrei guardato con molta preoccupazione all’apertura generalizzata a un mese dalla chiusura dell’anno scolastico. Si ha la sensazione che si affrontino i problemi solo per motivi ideologici – continua – Dal punto di vista distanziamento nelle classi e nei trasporti, non è cambiato nulla. Siamo arrivati al punto che 15 giorni fa lo stesso governo ha chiesto di bloccare la vaccinazione relativa al personale scolastico. Cose incredibili, meno male che almeno in Campania avevamo praticamente completato la vaccinazione di tutto il personale scolastico. Dieci giorni fa il governo ci ha detto di vaccinare la popolazione carceraria. Dopo una settimana ci dicono di bloccare tutto, poi dicono di riprendere”.

Critica finale al governo anche sulle riaperture delle attività economiche: “Ma si può dire di riaprire i ristoranti fino alle 22? È chiaro che questa è una presa in giro. Possiamo mantenere il coprifuoco quanto vogliamo, ma, se non dobbiamo prendere in giro i ristoratori, fermo restando le esigenze di sicurezza, mi pare ragionevole consentire la riapertura dei ristoranti fino alle 23 e il rientro dei clienti a casa fino alle 23.30, magari conservando lo scontrino da esibire alle forze dell’ordine. Questa sarebbe stata una cosa ragionevole – conclude – Il resto deve restare tutto chiuso, ma per questo sarebbe necessario il controllo da parte delle forze dell’ordine. Ma ancora oggi mancano le decisioni fondamentali sul controllo del territorio. Zone rosse, gialle, arancioni? Stupidaggini. L’Italia è abbandonata a se stessa. Stiamo anche assistendo all’ennesima sceneggiata demagogica di qualche esponente della Lega. Con le prossime riaperture, come avrete modo di comprendere tutti, siamo nelle mani del Signore. Quindi, stiamo attenti“.