Capitoli

  1. Ristori alle imprese, cassa integrazione e tasse cancellate o rinviate: la mappa degli aiuti per la seconda ondata nei grandi Paesi Ue
  2. Italia: ristori da 1000 a 150mila euro
  3. Germania: chi chiude avrà il 75% dei ricavi
  4. Francia: aiuto in base al calo di fatturato
  5. Spagna: mini indennizzi agli autonomi
Economia

Spagna: mini indennizzi agli autonomi - 5/5

Ilfattoquotidiano.it ha messo a confronto le misure varate dai governi di Berlino, Parigi, Madrid e Roma. Un ristorante o un negozio con 200mila di fatturato 2019, costretto a chiudere causa restrizioni anti contagio, in Italia ha diritto a un indennizzo di circa 6.800 euro. In Germania, la stessa attività può contare su 12.700 euro. In Francia il contributo arriva fino a 10mila euro. In Spagna la cifra è molto più bassa: circa 2mila euro. La Repubblica federale ha anche varato l'intervento fiscale più generoso: Iva ridotta di tre punti per stimolare i consumi

Dipendenti – Il governo spagnolo ha adottato il cosiddetto ERTE, un ammortizzatore sociale già utilizzato durante la grande recessione del 2008. Con l’ERTE i lavoratori passano in modo automatico in disoccupazione, percependo un sussidio corrispondente al 70% del proprio salario nei primi sei mesi, finché non terminerà lo stato di emergenza. Inoltre, ad ottobre, per chi ha perso il lavoro fra il 14 marzo e il 30 giugno e non può accedere ad altri ammortizzatori sociali, il governo ha approvato un nuovo sussidio straordinario da circa 430 euro. Si tratta di una misura che dovrebbe riguardare circa 250mila persone.

Autonomi e imprese – A partire dal primo ottobre 2020, per quattro mesi, i lavoratori autonomi obbligati a sospendere le loro attività a seguito di una decisione delle autorità per il contenimento del Covid hanno diritto a un indennizzo, a patto di aver subito una flessione del fatturato del 75%, essere iscritti da almeno 30 giorni nel regime dei lavoratori autonomi ed in regola con i contributi. L’importo della prestazione è pari al 50% della base contributiva minima corrispondente per l’attività effettuata. La somma è aumentata del 20% se il lavoratore autonomo è componente di una famiglia numerosa e il suo è l’unico reddito nell’unità familiare nel periodo di sospensione dell’attività. La prestazione non potrà superare la soglia di 1.939,58 euro mensili.

Tasse – Per le imprese sottoposte a chiusura obbligata sono previste esenzioni contributive fino alla fine di gennaio del prossimo anno. Fino al 31 gennaio 2021 il governo ha varato una moratoria o remissione parziale dei canoni di affitto, quando il locatore è un grande proprietario o ente pubblico. Prevista una proroga alla stessa data anche dei contratti per locazione abitativa alle stesse condizioni e termini del contratto in vigore.

Prestiti – In ambito finanziario, il governo spagnolo ha deciso di ampliare fino a 100 miliardi di euro l’ammontare delle garanzie pubbliche sui prestiti alle imprese e ai lavoratori autonomi. Sono previste misure ad hoc per il settore turistico e garanzie (2 miliardi in sei mesi) per le imprese orientate all’export. Fino al 90% del finanziamento.