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  1. Covid, i dati del monitoraggio regione per regione. Dall’indice contagio al sovraccarico degli ospedali: perché 5 ora sono arancioni
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  9. Le regioni rosse
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Cronaca

Le regioni rosse - 9/10

In Abruzzo e Basilicata l'Rt ha superato la soglia di allerta di 1,5. In Liguria è stata segnalata una trasmissione del virus non gestibile in modo efficace con misure locali. In Umbria c'è un sovraccarico addirittura in terapia intensiva. L'analisi dell'Iss spiega perché in alcune aree sono aumentate le restrizioni. C'è anche chi migliora e poi il caso Campania

La Calabria ha visto il suo indice di contagio passare da 1.84 a 1.41: la velocità di trasmissione del virus si è ridotto e questo potrebbe portarla tra una settimana a passare in zona arancione. Dipenderà ovviamente anche dalla situazione negli ospedali, dove per il momento la probabilità di arrivare a un sovraccarico delle terapie intensive e degli ospedali è ancora considerata superiore al 50%, così come arrivano allerte dai servizi sanitari territoriali, in una regione in cui il totale delle risorse umane dedicate all’emergenza (tracciamento + area medica) è inferiore a una risorsa per 100mila abitanti.
La situazione – sempre riferita alla settimana dal 26 ottobre al primo novembre – resta invece identica nelle altre regioni che erano in zona rossa. In Lombardia l’Rt è ancora intorno al 2 (1.99), e viene segnalato il sovraccarico delle terapie intensive. Il numero di positivi per casi testati è superiore al 30 per cento. In Piemonte, per un indice di contagio in calo (ora al 1.76), ci sono criticità per i ricoveri e le allerte che arrivano dai servizi sanitari territoriali: contagi/tamponi sopra al 20% e capacità di tracciamento in calo. La Valle d’Aosta resta la regione con l’incidenza per 100mila abitanti più alta: 1207 positivi nelle ultime due settimane di ottobre. La Provincia di Bolzano è diventata zona rossa con un indice di contagio arrivato al 1.73 e la segnalazione di un sovraccarico negli ospedali (non ancora nelle terapie intensive).