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  1. Covid, i dati del monitoraggio regione per regione. Dall’indice contagio al sovraccarico degli ospedali: perché 5 ora sono arancioni
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Cronaca

Campania e le gialle - 10/10

In Abruzzo e Basilicata l'Rt ha superato la soglia di allerta di 1,5. In Liguria è stata segnalata una trasmissione del virus non gestibile in modo efficace con misure locali. In Umbria c'è un sovraccarico addirittura in terapia intensiva. L'analisi dell'Iss spiega perché in alcune aree sono aumentate le restrizioni. C'è anche chi migliora e poi il caso Campania

Per ora la regione resta gialla, in attesa di una valutazione ad hoc. Perché? L’indice di contagio è salito notevolmente, passando da 1.29 a 1.64. L’incidenza dei positivi per 100mila abitanti a fine ottobre era a 633, ancora più bassa ad esempio di quella di Piemonte e Lombardia. Le verifiche sui dati regionali riguardano però i parametri sulla tenuta dei servizi sanitari: la situazione dei posti letto in Campania una settimana fa era considerata non valutabile per via di dati “parziali”. Ora si registra un forte peggioramento: le terapie intensive sono occupate al 23%, i posti letto nelle aree mediche al 31%. La probabilità di arrivare al sovraccarico è considerata superiore al 50 per cento, ma la valutazione generale del rischio resta moderata “con probabilità alta di progressione a rischio alto”. Il tracciamento sembra ancora reggere, ma il numero dei positivi trovati per casi testati è in aumento e ora al 18,1%.
Nelle altre regioni gialle – Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia di Trento, Sardegna e Veneto – si segnala praticamente ovunque un aumento del numero di casi e di focolai. L’indice di contagio è particolarmente alto (sopra 1.5) in Molise, Friuli, Emilia-Romagna, Veneto e Trentino. L’incidenza più alta di positivi per popolazione (dopo la Campania) si registra in Veneto, dove è a 553 contagi per 100mila abitanti. Sempre nella regione di Luca Zaia è da segnalare un numero di positivi per casi testati superiore al 30%, mentre è superiore al 20% nel Lazio.