Elezioni USA 2020

Elezioni Usa 2020, Trump non vuole invitare Biden alla Casa Bianca. Il marito di Ivanka al lavoro per fargli accettare la sconfitta

Il tycoon, che al momento dell'annuncio della sconfitta stava giocando a golf in Virginia, non ha ancora invitato l'ex vice di Obama nello Studio Ovale. Se non lo facesse romperebbe la tradizione secondo la quale il presidente in carica accoglie il suo successore. E su twitter continua a sostenere di avere vinto

Le indiscrezioni trapelate finora dicono che Donald Trump non intenda invitare Joe Biden alla Casa Bianca. Un mancato invito, riferito dalla Cnn sulla base di fonti dell’emittente tv, che segnerebbe una rottura della tradizione per la quale il presidente in carica accoglie il suo successore. I rumors al momento non trovano l’ufficialità, ma sono certamente una conferma del clima tesissimo voluto dal tycoon rispetto alla transizione dei poteri. La tradizione vuole infatti che il vincitore incontri il predecessore nello Studio Ovale, come peraltro accadde a Trump con Obama nel 2016. Alla base del mancato invito c’è la contestazione ancora in corso del risultato elettorale, sulla quale il presidente uscente non molla. Intanto la vice responsabile della campagna di Biden e Harris, Kate Bedingfield, ha raccontato ieri sera come non ci sia stata alcuna comunicazione finora tra Biden e Trump o tra i rappresentanti delle due campagne dopo la notizia ufficiale della vittoria del candidato democratico. Per quanto invece riguarda le agenzie federali e il personale, sono state diramante istruzioni specifiche dalla Casa Bianca su come procedere.

Chi però in queste ore sta mediando col presidente, cercando di fargli accettare la sconfitta è il genero Jared Kushner – marito della figlia Ivanka – che, secondo quanto riferito dalla Cnn, sarebbe al lavoro per fargli realizzare la situazione, in modo da concedere pubblicamente la vittoria a Biden. Kushner, che è anche consigliere del presidente ha parlato con Trump in queste ultime ore dopo le prime reazioni di totale chiusura da parte del Commander in chief, che ha dichiarato “tutt’altro che finite le elezioni”, annunciando una battaglia legale a partire da lunedì.

Ed è questo il punto sul quale il tycoon, che nel momento in cui è stata annunciata la vittoria di Biden era a giocare a golf in Virginia, continua a twittare – tutto in maiuscolo -, rivendicando di essere il vero vincitore di queste elezioni, perché riconfermato da “71milioni di voti legali, la cifra più alta per un presidente in carica”. Biden ne ha ricevuti almeno 4 milioni in più, ma lui insiste, sebbene anche tra i repubblicani c’è chi sin dal primo momento ha già riconosciuto la vittoria del candidato democratico. Il primo è stato Mitt Romney, senatore che nel 2008 fu sconfitto alle presidenziali dal ticket Obama-Biden. Romney ha definito il neo presidente “persona di buona volontà e carattere ammirevole”, esprimendo la stessa stima più volte manifestata anche negli anni da John McCain, repubblicano anti-Trump dell’Arizona – anche grazie alla campagna fatta dalla vedova dell’ex rivale di Obama – Biden è in vantaggio. “Ann ed io inviamo le nostre congratulazioni al presidente eletto Joe Biden e alla vice presidente eletta Kamala Harris – ha scritto romney-. Li conosciamo entrambi come persone di buona volontà e carattere ammirevole. Preghiamo Dio che li benedica nei giorni e gli anni a venire”.