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  1. Mostra del cinema di Venezia 2020: cosa ci è piaciuto e cosa no negli ultimi giorni di Festival
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Cinema

Mostra del cinema di Venezia 2020: cosa ci è piaciuto e cosa no negli ultimi giorni di Festival - 3/6

NEVER GONNA SNOW AGAIN di Malgorzata Szumowska, Michal Englert (Concorso). Un aitante silenzioso massaggiatore ucraino (viene dai dintorni di Chernobyl) passa di villetta in villetta con il suo tappetino, asciugamani, olii e mani sante, di un sobborgo agiato e borghese di una non definita città polacca. Il suo passaggio quotidiano genera beneficio immenso ad ogni cliente (soprattutto alle avvenenti signore di mezza età), tra cui un malato di cancro, ma anche invidie e ripicche tra vicini. Così come il massaggiatore è arrivato, un bel giorno durante un saggio di magia in una scuola del quartiere, scompare. Un Teorema di Pasolini molto light, ammantato da una sorta di (sur)realismo magico, un po’ buffo, un superhero movie dell’est con qua e là lunghe ombre tarkovskjane, Never gonna snow again ha un’elaborazione formale eccessivamente blasè per piacere ai nuovi turchi della critica, ma per un pubblico a digiuno di cinema d’essai potrebbe lasciare un segno positivo. Alec Utgoff, il Patrick Swayze ucraino, l’abbiamo visto in Stranger Things. Voto: 6+