Cronaca

Cinema America, assegnata la scorta al fondatore Valerio Carocci dopo minacce di morte e aggressioni: l’ultima una settimana fa

Carocci, appena trentenne, è finito nel mirino di Casapound e dei centri social perché "accusato" di essere "amico delle guardie". Quella di una settimana fa sarebbe avvenuta da parte di una persona vicina agli ambienti di sinistra, poi denunciata alla Digos

Una serie di aggressioni continue, poi l’ultima, la scorsa settimana che ha portato alla decisione. A Valerio Carocci, fondatore del Cinema America di Roma, è stata assegnata la scorta. Sono A deciderlo la prefettura di Roma dopo le continue minacce di morte e le violenze subite negli ultimi mesi. Carocci, appena trentenne, è finito nel mirino perché “accusato” sia dall’estrema destra che da alcuni esponenti dei centri sociali, di essere “amico delle guardie”.

“Episodi ripetuti nel tempo, preoccupanti e violenti, lontani dalla nostra realtà e dai nostri obiettivi” avevano scritto i ragazzi dal profilo Twitter del Piccolo America giusto una settimana fa in occasione dell’ultima violenza, quando Carocci era stato aggredito e minacciato a Trastevere, dove si svolge uno degli appuntamenti delle arene gratuite, da una persona vicina ad ambienti di estrema sinistra, poi denunciata alla Digos. “Vogliamo però sottolineare che non c’è in atto nessuna contrapposizione tra Piccolo America e centri sociali – avevano precisato su Twitter i ragazzi dell’America – minacce e aggressioni sono a opera di un singolo individuo, per quanto sappiamo estraneo da anni a qualunque attività politica”. Oltre agli insulti, il 30enne avrebbe ricevuto anche minacce di morte, dal “ti ammazzo” a “devi morire”. Da qui la decisione di assegnargli una scorta. In passato anche la ex fidanzata del ragazzo fu aggredita e intimidita.

L’etichetta di “amico delle guardie”, viene principalmente da un episodio avvenuto a giugno del 2019 quando quattro ragazzi vennero picchiati solo perché indossavano la maglietta bordeaux con la scritta gialla, simbolo dell’associazione del Cinema America. In quella occasione ci furono cinque denunciati con l’accusa di lesioni aggravate, molti dei quali ritenuti vicini o appartenenti a Casapound e della sua ‘costola giovanile’ Blocco Studentesco, mandati a processo dagli stessi giovani dell’associazione. Solo un paio di giorni dopo e si ripeté lo stesso episodio, che stavolta colpì l’ex ragazza di Carocci, anche lei “identificata” per la maglietta che indossava, simbolo antifascista che “andava punito”. Passò solo un mese e un altro ragazzo che indossava la maglietta rossa del l’associazione subì un pestaggio durante un concerto per beneficenza a Frosinone. In quella occasione ‘I ragazzi del Cinema America’ scrissero su Facebook che “i tre aggressori, che ci riferiscono essere di estrema destra, oltre ad avergli strappato la maglia gli hanno rotto gli occhiali che indossava. Tutta la nostra solidarietà a Francesco. Nessun passo indietro”.