Cultura

La Pinacoteca di Brera in “Haltadefinizione”: i capolavori di Mantegna e Caravaggio si vedono meglio che a occhio nudo (comodamente da casa)

Sul sito internet della Pinacoteca si potrà infatti accedere a una sezione speciale dedicata alla visione “ravvicinata” dei grandi capolavori del museo milanese: con ingrandimenti fino a 40 volte tanto, si possono ammirare particolari nascosti, invisibili dalla distanza che si mantiene nei musei

Il Bacio di Haeyz così non l’avete mai visto. Sembra quasi di poter passare la mano tra le pieghe dell’abito. O di intrufolarsi tra la folla dello Sposalizio della Vergine di Raffaello o di toccare l’uovo al centro della cupola della pala Montefeltro di Piero della Francesca. Con le sale del museo ancora chiuse per l’emergenza sanitaria legata al coronavirus, la Pinacoteca di Brera ha messo a disposizione di tutti le immagini in altissima definizione delle opere più importanti della collezione del museo: un progetto realizzato da Haltadefinizione, specializzata in foto d’arte ad altissima risoluzione. Meglio che a occhio nudo.

“In questo momento in cui nessuno può godere del capolavoro di Raffaello di persona, renderlo accessibile in alta risoluzione, permettere a tutti di esplorarlo, è una espressione perfetta del potere dell’arte e dei valori della Pinacoteca” dice James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera e della biblioteca Braidense. Sul sito internet della Pinacoteca si potrà infatti accedere a una sezione speciale dedicata alla visione “ravvicinata” dei grandi capolavori del museo milanese: un modo per visitare il museo senza uscire di casa, ma anche un prezioso strumento per le attività di didattica a distanza delle scuole. E l’esperienza è veramente sorprendente: sembra di entrare nel quadro, a una distanza impensabile dal vivo, per osservare ogni dettaglio, ogni pennellata. E scoprire particolari nascosti alla vista, come le tracce del disegno sottostante.

“Le immagini in altissima definizione – sottolinea Luca Ponzio, fondatore di Haltadefinizione – sono una straordinaria occasione per favorire l’approccio digitale e immersivo alle collezioni museali. L’esplorazione dell’immagine di un’opera d’arte in rete, in tempo reale e con possibilità di ingrandimento fino a 40x, apre a nuove stimolanti opportunità creative sia per la valorizzazione sia per la conservazione e lo studio”.