Calcio

Coronavirus in Europa League, il Getafe non vuole volare a Milano, la Roma non può partire per Siviglia: la Uefa rimanda le partite

Competizioni europee a rischio per il diffondersi del Covid-19: i madrileni hanno dichiarato che non andranno in Italia e che sono disposti a perdere a tevolino; i giallorossi bloccati dal govenro andaluso, che ha annunciato che non avrebbe consentito l'atterraggio. Nel frattempo il calcio si ferma (o gioca a porte chiuse) anche in altri paesi. Ecco il quadro

Il Getafe non parte, la Roma pure. Tradotto: non solo i campionati, ma anche le coppe europee sono a rischio blocco a causa del diffondersi del Covid-19. L’assunto è confermato dall’asse Italia-Spagna, paesi in cui non è solo il blocco dei voli a impedire di scendere in campo. Giovedì sera erano in programma le partite di andata degli ottavi di finale di Europa League: Inter-Getafe, Siviglia-Roma. Non si giocheranno. Ed a rischio a questo punto è anche il ritorno degli ottavi di Champions League che il Napoli dovrebbe disputare a Barcellona il 18 marzo prossimo. L’ufficialità è arrivata nel pomeriggio, con una nota dell’Uefa che ha dovuto fare di necessità virtù. Entrambe le partite sono state rimandate a data da destinarsi: la decisione, fa sapere l’Uefa, è stata presa in virtù “delle restrizioni di viaggio tra Spagna e Italia stabilite ieri dalle autorità spagnole“.

Getafe: “Noi a Milano non ci andiamo” – Il presidente della squadra di Madrid lo ha detto chiaramente: noi a Milano non andiamo. Motivo? Coronavirus. “Il Getafe non volerà. Non andremo in Italia. Se dobbiamo perdere la qualificazione a tavolino, la perderemo. Ma a testa alta” ha spiegato Angel Torres, parlando nella notte sulle frequenze della radio spagnola Onda Cero, a proposito dell’emergenza coronavirus che mette a rischio la partita di Europa League contro l’Inter. “Abbiamo chiesto alla UEFA un’alternativa per non giocare a Milano. Il Governo spagnolo ha emesso un decreto che dice delle cose chiare e che ci sembra buono, vedremo cosa dirà quello italiano” ha aggiunto. “Non c’è ancora una decisione definitiva, l’Uefa non si è ancora espressa. Siamo in contatto e devono decidere a breve – ha ribadito Torres -. Mi è stato detto di chiedere un permesso speciale al Ministero dello Sviluppo, ma non lo farò”. Dopo le parole di Torres, però, l’Uefa ha deciso: non si gioca, per ora.

Autorità Andalusia: “Vietato atterraggio ad aereo As Roma” – Situazione diversa, ma esito simile in casa Roma. I giallorossi avrebbero dovuto recarsi in Andalusia con un volo charter alle 15.30 per sfidare il Siviglia, ma le autorità locali hanno avvisato che proibiranno all’aereo con a bordo i calciatori e lo staff di Fonseca di atterrare. Per questo motivo la As Roma non partirà neanche, come comunicato con un tweet in cui è annunciato che “maggiori dettagli saranno resi noti dalla UEFA”. La partita al momento è rinviata a data da destinarsi. L’organismo continentale ora è in seria difficoltà: con i campionati nazionali fermi (Italia) o a porte chiuse (per alcuni match in Germania, Spagna e Inghilterra), il pericolo concreto è quello di bloccare sia Champions ed Europa League, ma anche gli Europei in programma a giugno, istanza peraltro auspicata dal calcio italiano, che vede nello slittamento della competizione l’unico modo (o quasi) per portare a termine la stagione.

Christillin (membro Uefa): “Euro 2020 al momento confermato” – Da registrare in tal senso le parole di Evelina Christillin, membro del Comitato Esecutivo Uefa: “L’argomento Europei non è stato ancora toccato, in questo momento il campionato Europeo è stra confermato, ma magari domani non lo sarà più – ha detto a Punto Nuovo Sport Show su Radio Punto Nuovo – Da un punto di vista italiano ci piacerebbe andare avanti, anche se magari chiedendolo a Roberto Mancini non sarà dello stesso avviso”.

In Spagna: ipotesi blocco per Liga e Seconda divisione – Dopo la nota emessa dall’associazione italiana calciatori congiuntamente con quella spagnola (AFE) nella serata di ieri (che chiedeva alla UEFA la sospensione delle gare europee), in Spagna la riflessione ha iniziato a coinvolgere ancor più nello specifico tutti i calciatori, non solo quelli che prenderanno parte ai match di Champions e Europa League. Così, come riporta il quotidiano Sport nella sua versione online, l’AFE richiede la sospensione di tutte le competizioni di calcio maschile e femminile. Nella sede del sindacato non smettono di arrivare chiamate da parte dei giocatori che richiedono la sospensione delle competizioni invece di giocare a porte chiuse. Proprio per questo, in Spagna non si esclude affatto la possibilità di sciopero da parte dei calciatori, a meno che il governo stesso non intervenga con un decreto per cambiare la decisione riguardante le partite a porte chiuse, imponendo lo stop al campionato. Anche per questo, la federazione spagnola sta decidendo in queste ore se bloccare o meno la Liga e la Seconda divisione.

In Inghilterra: Rinviata Arsenal-Manchester City – In Inghilterra, invece, è ufficiale il primo stop. La partita di Premier League di stasera tra Manchester City e Arsenal, infatti, è stata rinviata come misura precauzionale a seguito dell’annuncio di martedì che Evangelos Marinakis ha contratto il coronavirus. Tredici giorni fa, spiega la lega inglese, l’Olympiacos ha giocato con l’Arsenal allo stadio Emirates in UEFA Europa League e Marinakis, proprietario del club greco, ha incontrato diversi membri e personale della squadra dell’Arsenal. “A seguito di una consulenza medica, l’Arsenal FC e il Manchester City FC ritengono che sia necessario rimandare la partita in programma questa sera, mercoledì 11 marzo, per dare il tempo di valutare appieno la situazione. La Premier League – si legge ancora – ha quindi concordato che la partita di stasera verrà rimandata ad altra data. Sono state prese tutte le misure necessarie e la Premier League attualmente non ha in programma di rinviare altre partite”.

In Germania: prime partite a porte chiuse – In Germania, invece, la situazione è diversa, tanto che il calcio tedesco ha annunciato oggi che diverse partite saranno disputate a porte chiuse per prevenire la diffusione del coronavirus che ha colpito già oltre 1.400 persone in tutto il paese. Le autorità hanno annunciato che la sfida di sabato tra l’Union Berlin con il Bayern Monaco si giocherà senza pubblico. Inoltre hanno anche confermato che il duello tra l’Eintracht Francoforte e il Borussia Mönchengladbach si svolgerà domenica senza la presenza dei fan. Stadi vuoti sono già stati annunciati per molte altre partite, tra cui il classico del bacino della Ruhr tra Borussia Dortmund e Schalke in programma sabato. Al contrario, domani si svolgerà la gara di Europa League a Francoforte contro il Basilea con la presenza di spettatori.