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Coronavirus, De Luca: “No a cibo da asporto, farò ordinanza. Serve rigore spartano di tutti. Da Insigne disponibilità ad aiuto per ospedali”

“Ieri sera contavamo 147 persone contagiate, quindi più 9 rispetto al giorno prima, 2 persone guarite, 44 in terapia intensiva, 10 pazienti intubati. I contagi aumentano di giorno in giorno, anche se per ora l’incremento è governabile. Una situazione preoccupante è quello dei medici che si stanno contagiando: abbiamo 6 medici positivi alla Federico II. Ed è un grande problema che rischia di aggravarsi nei prossimi giorni”. Sono le parole del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto a Radio Crc sul quadro attuale campano in merito ai contagi da coronavirus.

E aggiunge: “Una grande incognita è data dalle migliaia di persone rientrate dal Nord al Sud. Ne abbiamo identificate 1733, che adesso sono in isolamento domiciliare. Se dovessimo avere, tra queste persone rientrate, una percentuale elevata di contagiati, sarebbe un problema molto molto pesante. Chiedo, quindi, a chi è rientrato con mezzi propri, di segnalare la propria presenza sul territorio. Tra le altre criticità che segnalo, c’è la mancanza di sangue. Abbiamo oggi 7 bambini in attesa di trapianto di midollo all’ospedale Santobono – continua – e c’è poco sangue disponibile. Rivolgo, allora, un appello a tutti i donatori perché riprendano a donare sangue. Non c’è da preoccuparsi. Vedremo anche di mettere un camper nei prossimi giorni, in modo che anche psicologicamente ci si senta più tranquilli”.

De Luca spiega le sue ordinanze emesse ieri e consistenti nella chiusura delle attività di barbieri, parrucchieri e centri estetici, al fine di arginare il più possibile gli eventuali contatti tra le persone. E puntualizza: “Per evitare l’esplosione dei contagi, non c’è niente da fare: bisogna chiudere le attività economiche, bisogna ridurre al minimo i contatti personali, bisogna fare un sacrificio per queste due settimane. Dobbiamo, insomma, chiudere l’Italia e fare questo tentativo disperato per evitare l’esplosione dei contagi. Dobbiamo avere un rigore spartano, non ci deve essere neanche una sbavatura nei comportamenti che ognuno di noi deve avere. Dobbiamo fare sempre uso della ragione, senza farci prendere dal panico e dall’irrazionalità. Ma ognuno di noi ha il dovere di dare una mano. Se questo tentativo riesce, noi freniamo il contagio. In caso contrario, avremo una situazione drammatica. E’ necessario il massimo rigore da parte di ogni cittadino. Se siamo tutti rigorosi, nell’arco di due mesi avremo alle spalle questo calvario“.

Il presidente campano annuncia anche un’altra ordinanza per vietare le consegne delle pizze e di cibo a domicilio, a differenza di quanto invece concesso dal governo: “Con una sciocchezza, come la consegna di pizze, tu moltiplichi il contagio. Mai come in questo momento le mezze misure non servono. Sono necessarie solo misure rigorose, perché, se non siamo rigorosi oggi, rischiamo di trascinarci questo problema per tanti mesi. E allora avremo contagi, problemi sanitari e una crisi economica drammatica – ribadisce – Parliamoci chiaro: il problema non è dato dalle due settimane. Quindi, vorrei fare un appello perché la si faccia finita con tante lamentazioni francamente superflue e insopportabili. Facciamo queste due settimane di sacrifici. Se riusciamo a frenare i contagi, sono convinto che dopo avremo una ripresa economica straordinaria, come sempre capita dopo i periodi di crisi”.

De Luca rende tributo ai cittadini di Napoli e al loro senso di responsabilità (“Hanno dato una prova straordinaria di serietà e di compostezza, perché ieri a Napoli non circolava nessuno“) e rivela di aver avuto un colloquio con il capitano del Napoli, Lorenzo Insigne, da cui ha ricevuto la disponibilità per un aiuto in favore degli ospedali campani (qui la raccolta fondi): “Mi ha chiesto informazioni su dove potersi rivolgere per poter dare un contributo per i nostri ospedali. Io lo ringrazio per questo. Oggi, sui siti, daremo informazioni più complete per poter aiutare economicamente le strutture. Questo segnala una grande sensibilità e un senso di responsabilità importante. Mi auguro davvero che tutti noi adesso siamo allineati su una linea di rigore, di serietà, di responsabilità. Vedrete che, se manteniamo questi comportamenti e atteggiamenti, noi ne usciamo fuori”.