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Coronavirus, ministra Azzolina: “Da oggi task force per lezioni online. Didattica a distanza è possibile. Stop gite? Previsti rimborsi”

“Posso rassicurare studenti e genitori che non c’è nessun rischio che i nostri studenti perdano l’anno. Le scuole nella loro autonomia scolastica potrebbero anche prevedere di allungare l’anno, ma non sarà necessario, perché abbiamo attivato una task force per garantire ai nostri studenti la didattica a distanza“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “24 Mattino”, su Radio24, dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che, a riguardo, menziona la normativa secondo cui “al ricorrere di situazioni imprevedibili è fatta salva la validità dell’anno scolastico”.

“Abbiamo docenti esperti in tutta Italia – spiega – che in questa settimana si sono riuniti con me, con la Rai, con la Treccani, con Microsoft, con Google. Esiste una scuola molto più avanzata che si sta già muovendo, soprattutto in alcune zone del Paese, che, ahimè, sono anche quelle in cui oggi le scuole sono chiuse. In tantissime scuole ci sono infrastrutture e strumenti tecnologici in tal senso. Peraltro, stiamo stanziando dei soldi e abbiamo la collaborazione di Tim e di altri partner, che ci daranno una mano nei prossimi giorni”.
La ministra aggiunge: “Gli istituti in cui si tengono lezioni online sono tanti, perché il nord Italia è ben attrezzato per rispondere a queste esigenze. Penso, ad esempio, all’Istituto Tecnico Economico Enrico Tosi di Busto Arsizio. Ma ci sono davvero altre tantissime scuole. Esiste un’Italia produttiva, una scuola produttiva. E dove ci saranno scuole in difficoltà noi arriveremo, perché da oggi stesso la task force che abbiamo formato questa settimana andrà in giro per tutti gli istituti scolastici nelle varie regioni a fare immediatamente formazione per docenti e per gli stessi uffici scolastici”.

Circa la permanenza della misura sulla chiusura delle scuole anche per la prossima settimana, Azzolina osserva: “Questo non lo so ancora, perché tutte le decisioni che stiamo prendendo al governo si basano sul principio della proporzionalità, in accordo assoluto con le massime autorità sanitarie. Mi rendo conto che le nostre misure siano draconiane e molto restrittive, ma lo abbiamo fatto per avere un effetto contenimento rispetto al contagio. Se, come speriamo, le misure prese per arginare la diffusione del coronavirus avranno effetti immediati, dalla prossima settimana si può pensare a chiusure delle scuole su base provinciale – prosegue – legate, cioè, alle zone del focolaio, come quelle del Lodigiano, e non più a livello regionale come ora. Se, quindi, a Varese non ci saranno casi, credo che le scuole potranno essere riaperte. Le trattenute sulla busta paga degli insegnanti? Questa è una fake news, non stiamo assolutamente parlando di assenza per malattia, quindi non ci sarà nessuna riduzione di stipendio per gli insegnanti. Come ha datto giustamente la Protezione civile, in questo momento l’epidemia più grande che abbiamo è quella delle fake news”.

Riguardo alle gite scolastiche annullate, la ministra assicura: “I genitori verranno rimborsati. Nel decreto legge abbiamo citato l’art.41 del codice del turismo, ma ovviamente anche le agenzie viaggi hanno bisogno di una risposta. E quindi faremo un decreto ad hoc, ne abbiamo parlato ieri nel Cdm col ministro Gualtieri. Ma ci tengo a dire che non è che i viaggi di istruzione potranno essere nuovamente operativi a partire da maggio. Al momento abbiamo sospeso le gite scolastiche fino al 15 marzo. Spero che a partire dal 16 marzo si possa anche ricominciare ad andare in viaggi di istruzione. Dipende dalla situazione epidemiologica delle prossime settimane”.
Battuta finale sulla situazione attuale della maggioranza: “Mi auguro che ci sia sempre un forte senso di responsabilità. Il Paese sta affrontando un momento molto delicato e gli italiani si aspettano non che la classe politica litighi o si scontri, ma che faccia squadra. Ad esempio, io nel fine settimana ho chiamato Zaia, Bonaccini e Fontana. Abbiamo lavorato insieme, perché in questi momenti è così che si fa. Gli interessi di parte devono essere messi da parte e chi non lo fa è anti-italiano e fa sciacallaggio politico”.