Mondo

Coronavirus, Cina cambia metodo per la diagnosi: 242 vittime in 24 ore. Rientra sabato il 17enne italiano bloccato a Wuhan

La Cina cambia il sistema di diagnosi (che include anche i pazienti asintomatici): in un giorno picco di vittime, in particolare nella provincia dove si trova la città focolaio del virus, Wuhan. Per questo il presidente Xi Jinping ha rimosso segretario del Partito comunista dell’Hubei e ha nominato al suo posto un uomo di fiducia. L'ambasciata cinese in Italia denuncia: "In questi giorni si sono verificate delle aggressioni verso i cinesi in Italia, non turisti, alla nostra comunità"

La Cina ha deciso di adottare un nuovo sistema di classificazione della diagnosi per il coronvirus Covid-19, che include anche i pazienti asintomatici. Il risultato è stato un boom di contagi e vittime. Altre 242 persone sono morte solo nelle ultime ventiquattr’ore nella provincia di Hubei e il numero totale delle vittime in Cina sale così a 1350, di cui 1.310 nella zona di Wuhan, città focolaio del virus. Il presidente Xi Jinping, ha deciso di “punire” funzionari del partito per sanzionare inefficienze, omissioni e ritardi di fronte all’epidemia. E gli Usa attaccano, delusi dalla mancanza di trasparenze della Cina sull’emergenza coronavirus. “Il presidente Xi aveva promesso al presidente Trump che la Cina sarebbe stata aperta alla cooperazione, anche con l’Onu e l’Oms, e che avrebbe accettato il nostro aiuto. Ma non lo stanno facendo”, ha detto il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow.

Prosegue intanto la quarantena di intere città cinesi. Emblematico il caso di Shiyan: nella città nel centro di Hubei, le nuove autorità hanno istituito “misure da stato di guerra”, dove solo coloro che sono attivamente coinvolti nella lotta contro il virus sono autorizzati a lasciare la propria casa. Da oggi, tutti gli edifici sono sigillati. Le aree residenziali sono chiuse e messe sotto sorveglianza 24 ore su 24. Intanto sono stati accertati altri 44 casi di contagio a bordo della nave da crociera da giorni in quarantena nel porto di Yokohama e il Giappone registra la prima vittima entro i confini nazionali. Si tratta di una donna di 80 anni. Il governo giapponese ha deciso di consentire ai passeggeri di età superiore agli 80 anni di scendere dalla nave se risultano negativi al test.

Per quanto invece riguarda l’Italia, Pechino ha autorizzato il volo speciale che sabato rimpatrierà da Wuhan Niccolò, lo studente italiano 17enne. Insieme a lui ci sarà il viceministro della Sanità Pierpaolo Sileri. I venti cinesi che erano a contatto con la coppia tuttora ricoverata allo Spallanzani sono stati dimessi e la ricercatrice precaria che faceva parte del team sarà assunta a tempo indeterminato dall’istituto. A Bruxelles il vertice dei ministri della Salute dell’Unione europea: “Ho chiesto di tenere molto alto il livello di attenzione e non sottovalutare i rischi”, ha fatto sapere il ministro Roberto Speranza. Sul fronte della ricerca, Shanghai ha annunciato di aver isolato e identificato con successo il ceppo del nuovo coronavirus da un campione di pazienti, risorsa chiave per lo sviluppo di vaccini, la produzione di farmaci e lo studio dei meccanismi patogeni. Ricercatori cinesi l’hanno invece isolato in un campione fecale da un paziente infetto, fornito dall’ospedale universitario di Sun Yat-Sen. Secondo Zhao Jincun, del laboratorio statale per le malattie respiratorie dell’Università di Guangzhou, la scoperta conferma che le feci dei pazienti possono contenere il virus vivo, sebbene manchino ancora prove sufficienti che dimostrino la trasmissione oro-fecale.

I messaggi Xi-Mattarella – Il presidente cinese, in un messaggio inviato al Capo dello Stato, ha scritto che “il governo cinese di fronte all’epidemia ha adottato misure di prevenzione e controllo rigorose e precise, agendo in modo responsabile sia nei confronti del popolo cinese che della comunità internazionale, ed ora i nostri sforzi stanno gradualmente producendo risultati positivi”. Per parte sua Mattarella ha espresso “fiducia e sostegno alla Cina. Abbiamo un nemico in comune nell’epidemia in corso e, come mi ha scritto il presidente Xi Jinping, le difficoltà sono temporanee, le amicizie sono imperiture”.

Pechino rimuove capi del Pcc di Wuhan e Hubei – Nel mirino sono finiti i funzionari di più alto livello politico finora colpiti, a pochi giorni dalla decimazione delle autorità sanitarie e della Croce Rossa locali. Il segretario del Partito comunista nello Hubei, Jiang Chaoliang, è stato sostituito dal sindaco di Shanghai, Ying Yong. Inoltre, le autorità cinesi hanno rimosso Zhang Xiaoming da direttore dell’Ufficio per gli affari di Hong Kong e Macao, dopo mesi di proteste antigovernative sul territorio e a seguito delle crescenti tensioni per lo scoppio del coronavirus. il governo centrale di Pechino spiega che Xiaoming è stato demansionato a semplice vice direttore nel dipartimento. Al suo posto subentrerà Xia Baolong. Xia è un ex segretario del Partito Comunista, il massimo funzionario locale, della prospera provincia orientale dello Zhejiang, dove il presidente e leader del Partito Comunista Xi Jinping ha trascorso molti anni come alto funzionario.

WhatsApp bloccata in Cina – A soffrire sono soprattutto gli account legati ai numeri di cellulari locali. Malgrado sia bandita con altre app straniere, come Facebook e Twitter, l’operatività di WhatsApp è stata possibile a volte anche senza l’uso di vpn, le reti virtuali che aggirano il Great Firewall della censura. Internet, in generale, sembra funzionare con difficoltà rispetto al solito sia a Pechino sia in altre grandi città cinesi.

Il rientro di Niccolò – Il 17 enne di Grado rientrerà sabato in Italia insieme al viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, che sarà effettivamente a bordo dell’aereo militare. Niccolò è rimasto in Cina a causa di sintomi febbrili e non era stato imbarcato sul volo per il primo rimpatrio proprio perché accusava alcuni sintomi sospetti. Successivamente è poi risultato negativo al test per il nuovo coronavirus, ma fino a oggi non era chiaro quando sarebbe potuto rientrare. All’interno del gruppo di connazionali rientrati da Wuhan, ora in quarantena alla Cecchignola, un uomo è risultato positivo al virus e si trova attualmente ricoverato all’Istituto Spallanzani di Roma. Per questo motivo il viceministro Sileri, che era anche con loro sull’aereo del rientro, si è trovato al centro delle polemiche, perché secondo alcuni avrebbe dovuto anch’egli essere sottoposto a isolamento precauzionale.

Nuovi contagi sulla nave da crociera Diamond Princess – Il governo del Giappone ha riferito di 44 nuovi contagi di coronavirus sulla Diamond Princess, la nave da crociera ormeggiata nel porto di Yokohama. Salgono così a 218 i casi confermati sulla nave, come ha spiegato il ministero della Sanità di Tokyo. Tra loro ci sono 29 cittadini e 15 stranieri, 42 passeggeri e un membro dell’equipaggio. Cinque passeggeri sono stati ricoverati con sintomi gravi e si trovavano in terapia intensiva con respirazione artificiale, come ha spiegato ai giornalisti il ministero della Sanità Katsunobu Kato. Il governo giapponese ha deciso di consentire ai passeggeri di età superiore agli 80 anni di scendere dalla nave se risultano negativi al test. Verrà data la priorità ai passeggeri con problemi di salute cronici o nelle cabine senza finestre. Nel frattempo, però, da segnalare la prima morte nel Paese di una persona contagiata dal nuovo coronavirus.

Ambasciata cinese denuncia aggressioni in Italia – “Nella comunità cinese si sta diffondendo il panico. Non per l’epidemia di coronavirus, ma per la sicurezza. Ci sono state aggressioni verso cinesi in Italia, non turisti, ma comunità cinese. Vorrei invitare gli amici italiani a fare attenzione alla sicurezza dei nostri connazionali che vivono e lavorano in Italia, di evitare pregiudizi, distinzioni, aggressioni. Insulti e minacce non sono tollerabili. E’ l’appello che voglio lanciare”. Così ha detto detto il dottor Zhang dell’ambasciata cinese che ha accompagnato i 20 turisti dimessi dallo Spallanzani.

Autorità cinesi adottano nuovo protocollo di diagnosi del virus – Le autorità sanitarie della provincia di Hubei, epicentro dell’epidemia di coronavirus, hanno adottato un nuovo sistema di classificazione per la diagnosi di infezione che include anche i pazienti asintomatici. Nell’arco di 24 ore si è così impennato il numero dei casi di infezione da coronavirus in Cina, con quasi 15.000 diagnosi in più, ma in realtà nulla è cambiato rispetto al giorno precedente: “È semplicemente stata modificata la definizione di ‘caso confermato'”, non più basata sul test ma sui sintomi, ha spiegato il fisico esperto di sistemi complessi Alessandro Vespignani, direttore del Network Science Institute della Northeastern University di Boston.

Il ministro Speranza al vertice dei ministri della Salute dell’Ue – “Ho chiesto di tenere molto alto il livello di attenzione e non sottovalutare i rischi. Secondo i nostri studi che abbiamo condotto in queste settimane, si può arrivare a un paziente su 5, quasi il 20%, che” a causa dell’infezione da nuovo coronavirus cinese “può avere bisogno di terapia intensiva e assistenza respiratoria. Sono numeri che possono mettere in difficoltà anche servizi sanitari nazionali importanti e solidi come quelli che ci sono in Ue”. A lanciare il monito è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza, oggi a Bruxelles durante il vertice dei ministri della Salute dell’Unione europea. “Credo che l’Europa debba dare una risposta forte e unitaria – ha aggiunto il ministro – nel pieno sostegno del Governo cinese, di cui apprezziamo il lavoro straordinario condotto in questi giorni e con cui dobbiamo avere la più stretta e la più piena collaborazione”.

Crollano vendite delle auto – Le vendite di auto in Cina frenano a gennaio fino a toccare nuovi minimi nel mezzo dell’epidemia del nuovo coronavirus, che si aggiunge a un trend strutturale negativo: le vendite ai concessionari calano del 18%, a 1,61 milioni unità, in base ai dati forniti dalla Caam, la China Association of Automobile Manufacturers. Si tratta del calo mensile più ampio da gennaio del 2012.

Vietnam, intera città in quarantena – Il comune di Son Loi di 10mila residenti a nord-ovest della capitale Hanoi è stato messo in quarantena per evitare la diffusione del corona virus. Il quotidiano online VN Express ha citato un alto funzionario della provincia di Vinh Phuc che ha riportato un aumento dei casi nel comune. Il Vietnam ha confermato 16 casi di infezione.

Oms: “Troppo presto per prevedere fine epidemia” – L’Oms avverte: “È troppo presto” per prevedere la fine dell’epidemia. La Cina all’Onu: “Da noi apertura, trasparenza e responsabilità”.

Rinviati Mobile World Congress e Gp di F1 – A causa delle troppe defezioni, è stato rinviato il Mobile World Congress di Barcellona, la più grande fiera internazionale della telefonia. Non solo, è stato rinviato il Gp di Cina di F1. Lo spettro del virus incombe anche sulle Olimpiadi di Tokyo, ma il Ceo assicura: nessuno spostamento.