Politica

Mes, Quartapelle: “Dalla Lega campagna vile”. La stessa deputata Pd a giugno diceva: “Penalizzerebbe pesantemente il Paese”

Bagarre alla Camera durante la discussione sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in vista del Consiglio europeo del 12 e 13 dicembre. Lega e Fratelli d’Italia si sono scagliati contro il presidente della Camera, Roberto Fico, accusandolo di non essere imparziale. Le tensioni erano iniziate quando la deputata del Pd, Lia Quartapelle, aveva attaccato la Lega sul Mes, dicendo di fare “mistificazione” e di “prendere in giro gli italiani”. Parole che avevano provocato la reazione dei deputati leghisti, con tanto di urla nei confronti della deputata dem, bollata come “venduta”. Il riferimento dei parlamentari del Carroccio è all’intervento del 19 giugno di Quartapelle (parzialmente citato anche dalla stessa deputata Pd), che aveva fortemente criticato Conte e la trattativa sul Meccanismo europeo di stabilità. Queste le dichiarazioni di sei mesi fa: “Sul Mes non ci ha detto, ma non ci ha detto la posizione che terremo. Forse lei non si è accorto che sarà discussa l’idea che, a maggioranza, altri Stati europei possano decidere di ristrutturare il debito italiano. Il capogruppo della Lega (Riccardo Molinari, ndr) si è detto contrario, il suo ministro dell’Economia (Giovanni Tria, ndr) invece ha votato a favore, all’Eurogruppo, questo meccanismo che penalizzerebbe il nostro Paese”.
L’accusa è stata ripetuta poi in coro verso i banchi dem da quelli del Carroccio. “Faccia rispettare il regolamento, presidente. Altrimenti è garante non di tutti, ma soltanto della maggioranza”, ha rivendicato il deputato del Carroccio, Edoardo Ziello. Poi è stata la volta di Alessia Rotta (Pd), che ha difeso la collega: “Presidente, accerti la responsabilità di quel ‘venduta’, altro dovrebbe spiegare la Lega, come sui 49 milioni”, ha attaccato. Infine, l’attacco verso Fico del deputato FdI, Paolo Trancassini: “Quando fu annunciato il passaggio di Galantino al nostro partito i suoi amici di partito hanno intonato per un quarto d’ora ‘venduto’ e lei ci ha fatto un richiamo scritto per essere arrivati fino ai loro banchi a dirgli che non si fa. Lei è di parte, non può fare il presidente della Camera”, ha urlato.