Economia

Manovra, i 1700 emendamenti da maggioranza: 900 del Pd. “Stretta su auto aziendali solo sui nuovi contratti, limitazioni a plastic tax”

In commissione Bilancio al Senato depositate ben 4550 proposte di modifica. M5s: "Due mesi in più per presentare domanda al Fondo indennizzo dei risparmiatori". Lannutti rilancia il pagamento dell'Imu e degli arretrati sugli immobili della Chiesa che offrono servizi a pagamento. Proposta anche l'Iva agevolata su anticoncezionali e sugli assorbenti biodegradabili. Leu vuole norme per la decarbonizzazione e contro i sussidi ambientali dannosi

In commissione Bilancio al Senato è partito il classico “assalto alla diligenza” della manovra. Sono 4550 gli emendamenti alla legge di bilancio depositati dai gruppi parlamentari. Questa volta però i principali attori sono i partiti della maggioranza: 435 emendamenti presentati dal M5s, altri 230 da Italia Viva e ben 921 depositati solo dal Partito democratico. Aggiungendo i 147 presentati da Leu, il totale supera quota 1700 proposte di modifica. Alcune misure sono concordate. Ad esempio, limitare la stretta sulle auto aziendali ai nuovi contratti stipulati a partire dal 1° gennaio 2020. Lo prevede un emendamento M5s con l’obiettivo di permettere alle aziende di programmare un ricambio del parco aziendale con veicoli ibridi o elettrici senza incidere su quelli già noleggiati. I Cinquestelle chiedono anche di esentare dalla plastic tax tutti i dispositivi sanitari monouso e ridurre al 5% l’imposizione sulla cancelleria di plastica.

Anche i democratici – tra i loro 900 emendamenti – puntano a non colpire le auto aziendali con contratti già in corso. L’emendamento dem chiede di applicare la tassazione solo dalle nuove immatricolazioni a partire da gennaio 2020. Inoltre, viene allentata la stretta: si prevede che l’auto aziendale concorra al reddito per il 15% anziché il 30% quando si tratti di auto ibride o elettriche o se concesse in uso promiscuo ad agenti e rappresentanti, elevato al 40% in caso di emissioni fino a 95 grammi per km. Sale poi al 60%, come già previsto, in caso di emissioni fino a 160 grammi per km e al 100% oltre. In più il Pd chiede di rivedere e abbassare anche la plastic tax: da 0,80 euro al chilo invece che da un euro, escludendo i prodotti realizzati con materiale riciclato. Italia viva invece fa quasi opposizione: tutte le microtasse devono sparire, quindi non solo quelle su plastica e auto ma anche la sugar tax. Su quest’ultima misura, il Pd propone con un emendamento a prima firma Andrea Marcucci di ridurre l’imposta da 10 a 8 euro a ettolitro e da 0,25 euro a 0,20 euro per chilogrammo, per i prodotti da diluire. Inoltre si chiede di far slittare l’imposta al primo febbraio. L’intervento ridurrebbe gli incassi previsti di circa 68 milioni nel 2020.

Sul tavolo ci sono già – ma dovrebbero essere assottigliati – circa 200 emendamenti dei ministeri. E considerato che per le proposte di modifica parlamentari ci sono solo 250 milioni di euro, molte richieste sono destinate a restare deluse. I partiti però si preparano a trattare. Mentre dal premier Giuseppe Conte arriva un appello alla maggioranza: occorre “collaborare per ridurre ancora di più le tasse“.

Le proposte M5s: tempi più lunghi per rimborsi ai risparmiatori, Imu su immobili Chiesa – Un’altra proposta M5s dispone che la scadenza del termine per la presentazione delle richieste di rimborso al Fondo indennizzo risparmiatori sia prorogata dal 18 febbraio al 18 aprile 2020. Un emendamento dei Cinque Stelle chiede poi che siano destinate al fondo per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti le maggiori entrate derivanti dall’emersione di base imponibile attesa grazie al rimborso per chi paga con strumenti elettronici. I 5 Stelle chiedono anche l’Iva agevolata per i prodotti alimentari biologici venduti in imballaggi di carta o compostabili e sui kit di pannolini lavabili per l’infanzia e la proroga di un anno, per tutto il 2020, del bonus verde per la sistemazione di terrazzi e giardini e anche del bonus per chi installa a casa sistemi di videosorveglianza o attiva servizi di vigilanza. Inoltre, propongono l’Iva ridotta al 5% per i prodotti igienici femminili, come gli assorbenti, che siano completamente biodegradabili. Mentre chiede l’aliquota al 10% per i “profilattici maschili e femminili” un emendamento a firma del senatore pentastellato Gaspare Antonio Marinello. Il costo della misura è stimato in 50 milioni di euro l’anno.

Viene poi chiesto che il reddito di cittadinanza sia sospeso, invece che tolto, in caso di variazioni del reddito dovute ad occupazione con lavoro subordinato di breve durata. Se il lavoro si protrae oltre la fine dell’anno in cui è iniziato resta la decadenza. I Cinquestelle chiedono anche di aumentare da 10 a 13 milioni lo stanziamento per il 2020 destinato al Fondo di garanzia per la prima casa, estendendone l’accesso a chi abbia meno di 35 anni e sia titolare di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. La disposizione verrebbe finanziata portando dal 15% al 16% la trattenuta sulle vincite oltre i 500 euro. Inoltre, un emendamento M5s introduce un gettone forfettario, da aggiungere allo stipendio, per i medici che operano nei pronto soccorso “al fine di incrementare l’attrattività della disciplina medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza”. A tale scopo, il M5S chiede che venga autorizzata “la spesa di 42 milioni di euro” a partire dal 2020 per i dirigenti medici e di 35 milioni per i medici convenzionati e i dirigenti del 118.

Un emendamento del senatore M5S Elio Lannutti, ricalcando un disegno di legge presentato in ottobre, specifica che “sono tenuti a pagare l’Imposta municipale propria (IMU), nei modi e nei termini stabiliti dalla legge per quell’immobile e tutti gli altri a esso collegati, tutti gli edifici o i complessi architettonici della Chiesa cattolica, di congregazioni religiose che fanno capo alla religione cattolica o di associazioni legate alla religione cattolica al cui interno ci sono edifici totalmente o in parte adibiti: a ristorazione a pagamento, a caffetteria a pagamento o a hotelleria a pagamento; all’erogazione di servizi ospedalieri o sanitari a pagamento in percentuale pari o superiore al 30% rispetto al fatturato complessivo dell’azienda”. Di fatto viene ribadito quanto deciso dal governo Monti, che insieme al passaggio da Ici a Imu stabilì che fossero esentati solo gli immobili della Chiesa dove non vengono svolte attività economiche. In più vengono chiesti gli arretrati. Infine, le proposte individuali che possono fare rumore: dal M5s potrebbero spuntare proposte contro Autostrade e Primo Di Nicola ha annunciato che se la sua proposta per sussidi per scuole antisismiche verrà rigettata, non voterà la legge di bilancio.

Il Pd: priorità sono plastic e sugar tax, auto aziendali e risorse per i Comuni – Presentando circa 900 emendamenti alla legge di bilancio “abbiamo accolto le tante istanze venute dalle categorie, dalle associazioni e dai soggetti che sono stati auditi in commissione Bilancio nei giorni scorsi”, dicono dal gruppo Pd del Senato sottolineando che le priorità individuate dai dem riguardano plastic e sugar tax, auto aziendali e risorse per i Comuni. “Il nostro lavoro di ascolto non si esaurisce – spiega il Pd – con la presentazione ma continuerà attraverso tutti gli approfondimenti utili ad individuare i temi e le misure utili a qualificare ulteriormente il provvedimento. Nostra volontà è quella di fare tutto ciò che è possibile, in accordo con le altre forze della maggioranza, per migliorare complessivamente una manovra di bilancio che consegue il primo grande obiettivo di scongiurare l’aumento dell’Iva senza aumentare la pressione fiscale”. Gli emendamenti saranno presentati martedì alle 15 in Sala Nassyria da Andrea Marcucci, presidente dei senatori del Pd, Dario Stefàno, relatore di maggioranza, e Daniele Manca, capogruppo Pd in commissione Bilancio.

Iv: via Quota 100 e microtasse, ritorno del voucher Trasversale ai partiti si annuncia la richiesta di ripristinare il fondo per gli affitti e più in generale intervenire sull’edilizia popolare. I Cinque stelle annunciano proposte sul tema casa, ma anche il sostegno al Mezzogiorno e alle piccole e medie imprese. Italia viva, che nei numeri è determinante, presenterà la proposta di cancellare quota 100 già sapendo di combattere una battaglia persa, perché anche la Lega vota no. “Noi di Italia Viva diciamo due no, a quota 100 e alle tasse, e tanti sì: ai giovani, alle famiglie, al lavoro, alla sfida della sicurezza ambientale, all’equità sociale, allo sviluppo economico. Siamo per la parità delle generazioni oltre che di genere”, commentano i capigruppo Maria Elena Boschi e Davide Faraone annunciando i circa 230 emendamenti renziani. “La nostra principale “ossessione” è “no Tax”: le proposte di modifica chiedono “l’abolizione totale delle microtasse (plastic, sugar, auto aziendali)”. Un’altra proposta di Italia Viva prevede il ritorno del voucher di 10 euro per le famiglie che si avvalgono del lavoro di colf o badanti, ma anche di giardinieri e baby sitter. La misura, si legge nel testo, “si applica alle prestazioni di lavoro accessorio” che “non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a 7.000 euro nel corso di un anno civile”.

Leu: nuova salvaguardia per 9mila esodati – Leu annuncia anche emendamenti per i pensionati (allargare la platea di coloro che ricevono la quattordicesima) e per una nuova salvaguardia per 9mila esodati: un meccanismo di riscatto agevolato di anni non coperti dai contributi per raggiungere i requisiti per l’accesso a istituti come Ape social o Quota 100, riscatto che diventa gratuito nel caso si arrivi a una pensione non superiore a 4 volte il minimo. Prevista anche una corsia ad hoc per accedere a Opzione donna per le lavoratrici che si trovino “in disoccupazione involontaria in qualità di esodate”. Tra le altre proposte di modifica, una per aumentare i fondi per il personale della sanità e norme per la decarbonizzazione e contro i sussidi ambientali dannosi.

Le opposizioni: Lega insiste su Flat tax, FdI ripropone lo scudo per l’ex Ilva – “Abbiamo presentato oltre 900 emendamenti. Tutta un’altra manovra rispetto a quella tasse e decrescita presentata dal governo. Via tutte le tasse e microtasse che soffocano famiglie e imprese pensate da Pd e 5 Stelle dalla Plastic – Sugar – Auto Tax fino al rilancio dei consumi e del sistema imprenditoriale con il ripristino della Flat Tax per i redditi dai 65 ai 100.000 euro e della mini Ires“. Così Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, presenta le proposte di modifica del Carroccio. Fratelli d’Italia deposita al Senato 520 emendamenti alla manovra: ci sono anche proposte sull’ex Ilva di Taranto, per reintrodurre lo scudo penale per Arcelor Mittal. Gli emendamenti, cui si sommano 4 ordini del giorno, riguardano web tax, sugar tax e plastic tax. Ma includono anche proposte per portare l’Iva al 4% sui prodotti per l’infanzia e per abbassare le commissioni sui pos per i pagamenti con carte di credito e bancomat. Forza Italia ha presentato invece 1.061 emendamenti alla manovra in commissione Bilancio al Senato. A quanto apprende l’Ansa, dagli azzurri sono stati depositati anche dieci ordini del giorni.

Più Europa ha presentato in Senato un pacchetto di emendamenti a prima firma Emma Bonino alla legge di bilancio “con una proposta complessiva di contro manovra a favore dei giovani e contro il debito pubblico”. Tra questi, spiega una nota, due emendamenti sono finalizzati ad abolire Quota 100 e il reddito di cittadinanza per finanziare istruzione, ricerca, innovazione e transizione ecologica. E’ prevista inoltre la riduzione dal 23% al 20% dell’aliquota sul primo scaglione Irpef.