Politica

Salvini: “Confronto con Renzi? Non scappo mai”. Poi attacca Raggi e Di Maio. Su Conte: “Mi ha insultato più della mia prof. di filosofia”

Perché incontro stasera Renzi da Vespa? Io non scappo mai. Io ho sempre accettato confronti con tutti. Se uno è convinto delle proprie idee, non deve avere paura di confrontarsi con nessuno. Certo, Renzi è un altro genio: voleva la semplificazione e ha fondato l’ennesimo partito di cui non si sentiva la fondamentale esigenza in Italia”. Così, ai microfoni di “Lavori in corso”, su Radio Radio, il senatore della Lega, Matteo Salvini, motiva la ‘sfida televisiva’ di stasera con il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella trasmissione condotta da Bruno Vespa, “Porta a porta”, alle 22.50, su Rai Uno.

Salvini accetta anche la proposta di un confronto sulla stessa emittente radiofonica con la sindaca di Roma, Virginia Raggi, con l’ex alleato M5s Luigi Di Maio, con il segretario del Pd Nicola Zingaretti, con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte (“Basta che si parli di vita reale e non di supercazzole. Magari facciamo questo confronto in una buca di Roma”) .

Staffilata pesante a Virginia Raggi: “Sinceramente mi sembra assente. Passa le sue giornate a twittare #SalviniChiacchierone. Mi mandano i suoi tweet contro di me, ma io ormai non le rispondo neanche più. Non lo so, cazzo, fai il sindaco di Roma e hai il tempo di twittare contro Salvini? Ma vai a visitare qualche deposito Atac o alla metro Anagnina”.

Stoccata anche Giuseppe Conte: “Mi spiace di aver conosciuto una persona diversa da quella con cui ho lavorato per più di un anno, facendo il suo vice, sostenendolo, difendendolo dagli attacchi. E invece lui mi ha riservato una sequela di insulti che neanche la mia prof. di filosofia al liceo mi aveva destinato“.

Inevitabile la menzione di Luigi Di Maio: “E’ politicamente finito. Può sopravvivere ancora per un po’, ma l’idea di rivoluzione, di cambiamento, di onestà, di trasparenza, dell”uno vale uno’, del cambiare l’Europa e il mondo è finita, nel momento in cui ti allei col partito che rappresenta i poteri forti, le banche, la finanza. Sono passati dalla rivoluzione al mandare Gentiloni a Bruxelles. E vedrete il voto in Umbria il 27 ottobre. La gente non è scema. Di Maio dice: ‘Non faccio alleanze regionali col Pd, ma patti civici”. E’ una supercazzola. Che cosa vuol dire? Ti allei o non ti allei? Non occorre uno scienziato per intuire che vincerà la Lega in Umbria“.