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Fabio Volo: “Ragazzini di 13 anni mi hanno augurato la morte per le frasi su Ariana Grande. Dove sono i loro genitori?”

"Mi hanno parlato con linguaggio mafioso - ha raccontato Fabio Volo -. Dicevano: ti sei messo contro di noi. 100, 200, 300 persone che mi insultavano, tanto che gli amici mi hanno chiesto cosa fosse successo"

Dopo le polemiche suscitate lunedì dalle sue parole sulla cantante Ariana Grande, Fabio Volo è tornato sulla questione nel corso della puntata odierna de “Il Volo del Mattino, dicendosi “scioccato da tanta aggressività” e rivelando quindi di aver ricevuto minacce di morte nelle ultime ore proprio per le sue frasi. “Per aver detto che mi sembra strano che sia tutto ok che una persona che parla ai giovani usi dei comportamenti esplicitamente di riferimento sessuale, per aver pronunciato quello che mi sembrava un bel discorso per le donne, ieri ho ricevuto per la prima volta uno shit storm”, ha detto Volo.

Ragazzini di 13 anni mi hanno augurato la morte. Se mio padre avesse letto che dicevo così a qualcuno mi avrebbe punito. C’è da chiedersi dov’erano i loro genitori quando i figli mi auguravano la morte. Però siccome adesso i figli imitano anche i genitori… Mi hanno parlato con linguaggio mafioso – ha raccontato Fabio Volo -. Dicevano: ti sei messo contro di noi. 100, 200, 300 persone che mi insultavano, tanto che gli amici mi hanno chiesto cosa fosse successo. Ero a casa e stavo correggendo il mio libro… Vedo sotto l’ultima foto che ho messo centinaia di commenti tipo ‘muori, morite tu e i tuoi figli di cancro’… Quando uno mi insulta cancello e lo blocco”

“Il mio discorso, dal mio punto di vista era in favore delle donne. La mia dichiarazione scollata dal resto risultava maschilista, ma ascoltata nell’ambito della trasmissione aveva un altro senso. Nessuno ha sentito il programma. Mi sono trovato accusato di una cosa che non ho fatto. Chiedo scusa ai fan di Ariana, non ho mai detto che è una p****a. Sono preoccupato, perché dopo un po’ ho metabolizzato e mi sono ripulito da quella schifezza. Ma se cagano così davanti a casa di qualcuno che non ha gli strumenti per pulire, quella roba lì ti soffoca”, ha concluso il conduttore con questa metafora.