Capitoli

  1. Fausto Coppi, 100 anni va nasceva il ‘Campionissimo’: dal Giro del ’40 al Tour del ’52, cinque corse che lo hanno reso leggenda
  2. Il Giro d’Italia 1940
  3. Milano-Sanremo 1946
  4. La “Cuneo-Pinerolo” al Giro 1949
  5. Tour de France 1952
  6. Campionato del mondo 1953
Sport

Tour de France 1952 - 5/6

L'Airone nacque il 15 settembre 1919 a Castellania, un piccolo centro in provincia di Alessandria. Di lui Eddy Merckx dirà: “Le sue vittorie sono diventate romanzo, le mie cronaca”. Ecco cinque di quei 'romanzi', non gli unici, di certo tra i più significativi

Lo sport è fatto anche di immagini. Di momenti catturati che hanno il merito (o la fortuna) di racchiudere l’essenza di uno sport. Lo scatto eseguito da Carlo Martini – fotografo della Omega Fotocronache – al Tour de France del 1952 è uno di quelli. La fotografia del famoso “passaggio di borraccia” (in realtà una bottiglia d’acqua) tra Fausto Coppi e Gino Bartali al Tour de France è diventata un’icona non solo di una rivalità, ma di uno sport intero. Qualcosa che ha travalicato i confini nazionali e che per decenni è stata al centro dei dibattiti: chi ha passato la borraccia a chi? Coppi o Bartali? La tappa in questione è quella del 4 luglio 1952, la Losanna-Alpe d’Huez. La salita è quella del Col du Galibier, che 46 anni dopo regalerà ai colori italiani un altro momento da tramandare alla storia: la fuga di oltre 50 chilometri con cui Marco Pantani riporterà la maglia gialla in Italia 33 anni dopo l’ultimo trionfo di Felice Gimondi. Nel 1952 Bartali ha ormai 38 anni ed è agli ultimi colpi di una carriera che ha cominciato a calare dai quei famosi 254 chilometri della Cuneo-Pinerolo al Giro d’Italia di tre anni prima. Ciò non gli impedisce, però, di chiudere quella Grande Boucle al quarto posto, con 35 minuti e 25 secondi dal primo posto. Coppi invece è ancora nel pieno della sua attività agonistica e due settimane dopo conquisterà per la seconda volta la corsa transalpina con oltre 28 minuti di vantaggio su Stan Ockers. A chiudere il podio fu Bernardo Ruiz a più di 34 minuti. Un trionfo suggellato anche dalla classifica scalatori, che Fausto vince con 92 punti frutto di cinque vittorie. Numeri straordinari di un’edizione dominata, eppure a rimanere nella memoria sarà quella foto. La sintesi perfetta di una rivalità. Per Coppi sarà l’anno migliore della carriera, con la doppietta Giro d’Italia-Tour de France, arrivato dopo aver perso il fratello Serse nel 1951, caduta a pochi metri dal traguardo di una tappa del Giro del Piemonte.