Capitoli

  1. Carceri, meno reati ma aumentano i detenuti e le pene sono più lunghe. In calo gli stranieri. Affollamento al 120%
  2. Sempre più detenuti ma meno ingressi
  3. Pene più lunghe e detenuti più anziani
  4. Misure alternative: in aumento al Nord, assenti al sud
  5. Calano gli stranieri
  6. Le piaghe non dette: suicidi, tossicodipendenza e isolamento
  7. Italia fanalino di coda in Europa
Diritti

Pene più lunghe e detenuti più anziani - 3/7

È la fotografia dell'ultimo rapporto dell'associazione Antigone, impegnata per la tutela dei diritti e delle garanzie nel sistema penale, dal titolo “Il carcere secondo la costituzione”. Un anno di indagine, realizzata in 85 istituti

Secondo quanto evidenziato dal rapporto, i giudici tendono oggi a elevare le pene, con il risultato, ad esempio, che negli anni sono diminuiti gli omicidi, dai circa 600 del 2008 ai 350 del 2018, ma è aumentato invece il numero degli ergastolani: erano 1408 dieci anni fa, oggi sono 1748. Il sovraffollamento, quindi, è dovuto anche a una diminuzione delle uscite, dovuta, appunto, a un aumento degli anni da dover scontare. Se nel 2008 l’11% dei condannati scontava una pena inferiore a un anno, nel 2018 ciò accadeva solo al 4,4%. Stesso andamento per i condannati a una pena compresa tra 1 e 5 anni, erano circa il 47% dieci anni fa, oggi sono il 41%. Viceversa, invece, per chi deve scontare una pena più lunga, compresa tra i 5 e i 10 anni: erano il 18% nel 2008, oggi sono il 26,8%.

La conseguenza di tutto questo sul carcere è evidente. Si allunga l’entità della pena che in media scontano i detenuti e aumenta la loro età media. Anche questo è un fenomeno evidente ed anche in questo caso è possibile un confronto tra i dati registrati al 31 dicembre del del 2008 e quelli registrati al 31 dicembre del 2018. Nel corso di 10 anni le persone detenute di età compresa tra i 18 ed i 39 anni, che nel 2008 erano il 60%, sono oggi divenute minoranza e sono il 37,6%. Al contrario i detenuti che hanno 40 o più anni sono diventati la maggioranza.