di e con Louis Garrel. Con Laetitia Casta, Lily-RoseDepp. Francia 2018. Durata: 75’. Voto: 2,5/5 (AMP)
I sentimenti, a dirla con il regista e protagonista stesso nel ruolo di Abel, non appartengono a questi personaggi, descritti solo nei loro “pensieri pragmatici” situati in un hic et nunc precisi. Co-scritto con Jean-Claude Carriére, L’uomo fedele aveva la potenzialità per crescere le ottime premesse e promesse che invece trattiene come in sospensione o in attesa di una maggiore sicurezza registica. Ciò nonostante resta piacevole e leggiadro, nel suo presentare un novello “Candid”, tenero e affascinante insieme, seduttore di donne quanto di esse amabile vittima, capace di sorridere a una vita che – a sua volta – ha voglia di ricambiarlo. Simpatica la voce narrante (“è un dispositivo che amo nel cinema” dice Garrel) che tanto richiama una certa “paternità”.