Capitoli

  1. MasterChef 8, chi sono i 4 finalisti: da Gilberto l’odiatissimo favorito ad Alessandro il moderno Steven Bradbury
  2. Gilberto, l'odiatissimo favorito
  3. Valeria, la segretaria dai denti a sciabola
  4. Gloria, il sergente di freddo
  5. Alessandro, candidato al premio Bradbury
FQ Magazine

Valeria, la segretaria dai denti a sciabola - 3/5

I ritratti semi-seri dei 4 aspiranti chef che si contenderanno la vittoria dell'ottava edizione del cooking-show più famoso, agguerrito e strabiliante della tv

Valeria Raciti, trent’anni, di Aci Sant’Antonio, segretaria, mamma di due figli. Sembrava timidona e incline alla lacrimuccia e invece col tempo è diventata una specie di tigre dai denti a sciabola. In particolare nei confronti del povero marito Sebastiano di cui nell’ultima puntata abbiamo visto il ruolo sociale in famiglia (tipo quello della May giorno dopo giorno a Londra). Quella di Valeria è la tipica lacrima strappa storia: la mamma la lasciava dai nonni per andare al lavoro e lei imparava i segreti della cucina dalla nonna, segreti leggerissimi trattandosi di cucina siciliana.

La svolta quando ha vinto la gara di tortellini contro Gloria, arbiter elegantiae Barbieri. Cannavacciuolo le fa battere forte il cuore perché la sua cucina va in quella direzione. Dentro MasterChef 8 Valeria si è fatta spazio prima in punta di piedi come sulla Danza delle Ore, poi cominciando a muovere il piedino come su un twist di Peppino Di Capri e alla fine ha fissato il traguardo chiedendo il passo come un pilone: li ha abbattuti uno dopo l’altro sempre con l’equilibrio tra una tecnica ad alto livello e l’innovazione attraverso l’idea semplice. E’ per questo motivo probabilmente che non è mai entrata nelle dispute da oche in cui sono entrati molti concorrenti e tra questi concorrenti guardacaso c’era sempre Gilberto. Come si capisce, La Sila tifa Valeria.