Cronaca

Ponte Morandi, ministero Trasporti: “Al via Commissione ispettiva per eventuale revoca”. Di Maio: “C’è volonta politica per stop a concessioni Autostrade” – DIRETTA

Toninelli annuncia: "Esito del lavoro entro un mese". Dopo la frenata da parte della Lega, con Salvini che dice "dei cavilli parleremo dopo", il vicepremier su La7 dichiara: "Chi non ci sta deve passare sul mio cadavere". Prima la polemica tra la società della famiglia Benetton e il capo politico M5s sul pagamento del valore residuo in caso di cancellazione contratto - ORA PER ORA

L’intenzione del Governo “è revocare le concessioni ad Autostrade” e chi non vuole farlo “deve passare sul mio cadavere”. Il vicepremier Luigi Di Maio richiama l’esecutivo ad allinearsi sulla posizione annunciata mercoledì: lo stop alle concessioni alla società della famiglia Benetton. Le parole del capo politico M5s arrivano dopo che il ministero dei Trasporti ha fatto sapere di aver istituito una “Commissione ispettiva per svolgere verifiche e analisi tecniche” sul crollo del ponte Morandi. Ma anche dopo che la Lega aveva frenato sull’ipotesi revoca, con Matteo Salvini che ha detto “ai cavilli penseremo dopo” e il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi che al Foglio ha specificato: “La revoca delle concessioni alla società Autostrade è una ipotesi che resta sul tavolo, come strumento di pressione, ma non è quella che speriamo di dover praticare”.

Il Mit ha annunciato l’avvio di un’istruttoria sul crollo e la richiesta di ricostruzione del ponte a carico di Autostrade. È il primo passo per chiarire quanto accaduto e avviare “la procedura di un’eventuale revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia“, ha chiarito il titolare del Mit Danilo Toninelli su Facebook. Il lavoro della Commissione, che dovrà “avviare tutti gli accertamenti per la contestazione di eventuali inadempienze del concessionario”, darà i suoi esiti entro un mese. A quel punto potrebbe avere inizio la procedura di revoca, come specifica il blog M5s, “qualora ce ne siano le condizioni“. Parole interpretate come una frenata, subito smentita da Di Maio a In Onda su La7: “Chi non vuole revocare le concessioni deve passare sul mio cadavere. C’è la volontà politica del Governo: vogliamo revocare queste concessioni”, ha sottolineato. “La sentenza sono 40 morti e un ponte crollato e c’è una società che dice che il Ponte sarebbe durato 100 anni. Se vogliono fare gli azzeccagarbugli facciano”, ha aggiunto, specificando che al governo spetta “l’azione morale di togliere le concessioni”.

Dichiarazione d’intenti che arriva dopo una giornata di botta e risposta tra Autostrade per l’Italia e lo stesso vicepremier. La società ha ricordato le clausole del contratto: se la concessione viene revocata è “in ogni caso” previsto un risarcimento. Ma Di Maio ha tenuto il punto: “Sono convinto che ci siano tutte le motivazioni per non pagare penali. Di fronte a 40 morti non ci sono clausole che tengano“, ha replicato. Altro atteggiamento da parte di Salvini che ha chiesto invece un segnale: “Mi aspetto che già da oggi Autostrade sospenda il pagamento dei pedaggi“, ha detto il Ministro dell’Interno. Poi ha aggiunto: “C’è un privato, responsabile di questo dramma, che ha incassato un miliardo di utile netto l’anno scorso e penso che, una parte di questo utile netto, sia giusto investirlo in città. Di tutto il resto parleremo dopo“. Autostrade per l’Italia ha annunciato che le ambulanze non pagheranno più il pedaggio sulla propria rete.

Atlantia, la holding che controlla Autostrade per l’Italia,ha criticato poi il governo anche per le modalità con cui ha annunciato la volontà di revocare la concessione, con prevedibili ripercussioni in Borsa. “Le modalità di tale annuncio – si legge nella nota – possono determinare riflessi per gli azionisti e gli obbligazionisti“. E intanto il titolo è crollato a Piazza Affari, chiudendo la giornata di giovedì a -22,26 per cento [LEGGI]. Di riflesso ha chiuso in rosso tutto il settore autostradale – Sias (-7,3%), Astm (-10,5%) ed Autostrade Meridionali (-2,9%) – e anche l’indice Ftse Mib cede l’1,83 per cento. “Prima che il governo annunciasse il ritiro della concessione, già la Borsa aveva condannato Atlantia. Era chiaro che chi doveva fare le manutenzioni non le aveva fatte”, ha risposto Di Maio, che ha anche annunciato: “Adesso desecretiamo gli atti e scopriremo quali sono i termini dell’accordo”.

La società chiede il pagamento del valore residuo – Autostrade per l’Italia ha invocato il pagamento da parte dello Stato del valore residuo della concessione calcolato sulla base dei ricavi annuali di gestione fino alla scadenza, depurati da oneri vari e tasse. Una somma che, quindi, potrebbe rivelarsi molto ingente. Così come potrebbero essere molto lunghi i tempi di una controversia. Conti alla mano, basandosi sull’articolo 9 della Convenzione siglata nel 2007, togliere la gestione alla società dei Benetton costerebbe 20 miliardi. [LEGGI L’APPROFONDIMENTO]. E, mentre a due giorni dal crollo continuano le ricerche dei dispersi, per la prima volta parla anche la famiglia Benetton, azionista di riferimento di Atlantia che, tramite una nota di Edizione Srl, la sua cassaforte [LEGGI], ha fatto sapere che “farà tutto ciò che è in suo potere per favorire l’accertamento della verità e delle responsabilità dell’accaduto”.

La polemica M5s-Pd – Le polemiche per il crollo del ponte Morandi si trasformano intanto in un violento botta e risposta tra i 5 stelle e il Pd [LEGGI]. Già ieri sera il vicepremier Di Maio aveva detto: “Questi signori non avranno vita facile: a me la campagna elettorale non l’ha pagata Benetton”. Il tesoriere dei democratici Francesco Bonifazi ha replicato: “Non è vero. Vergogna”. Di Maio oggi ricorda una “leggina” inserita nello “Sblocca Italia” nel 2015 per prorogare la concessione adAutostrade per l’Italia. E Matteo Renzi lo accusa di essere un “bugiardo” e uno “sciacallo”. Attacco ribadito dal segretario Pd Maurizio Martina durante la visita a Genova: “Dal vicepremier parole vergognose“.

CRONACA ORA PER ORA

20.49 – Di Maio: “La sentenza sono 40 morti e un ponte crollato” – “La sentenza sono 40 morti e un ponte crollato e c’è una società che dice che il Ponte sarebbe durato 100 anni. Se vogliono fare gli azzeccagarbugli facciano”. Così il vicepremier Di Maio a “In Onda” sottolineando che al Governo spetta “l’azione morale di togliere le concessioni”.

20.47 – Di Maio: “C’è la volontà politica di revocare la concessione” – “La nostra intenzione è revocare le concessioni ad Autostrade. E’ la posizione del Governo”. Così a ‘In Ondà su La7 è il vicepremier e il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio. “Chi non vuole revocare le concessioni deve passare sul mio cadavere. C’è la volontà politica del Governo: vogliamo revocare queste concessioni”, sottolinea Di Maio.

20.15 – Mit chiede ad Autostrade ricostruzione ponte – Con la stessa comunicazione il Ministero chiede ad Autostrade per l’Italia di voler confermare sin d’ora l’impegno a ripristinare integralmente il viadotto di Polcevera con oneri esclusivamente a proprio carico, entro un contenuto periodo di tempo, che sarà indicato dal Concedente sulla base di uno stato aggiornato della situazione. Si chiede altresì di fornire assicurazione circa la copertura, a proprie cure e spese, di tutti gli oneri connessi all’integrale ripristino delle opere e aree danneggiate dall’evento.

20.10 – Mit avvia istruttoria su Autostrade – Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha avviato un’istruttoria su Autostrade per l’Italia, a seguito dei fatti di Genova. Il Ministero tramite la direzione generale competente – si legge in una nota – ha inviato una comunicazione formale ad Autostrade chiedendo di far pervenire entro 15 giorni da oggi “una dettagliata Relazione nella quale sia fornita chiara evidenza di tutti gli adempimenti posti in essere per assicurare la funzionalità del ponte Morandi, e prevenire ogni evento accidentale”.

19.59 – Rixi: “La Gronda si farà” – La Gronda di Genova “si farà, questo è certo. Nel nostro programma di governo non è mai stata contemplata la sua sospensione. Anzi, da quando siamo al governo abbiamo dato pieno impulso ai lavori”. Lo afferma il viceministro dei Trasporti e responsabile economico della Lega, Edoardo Rixi, in un’intervista al Foglio on line, parlando della nuova autostrada da diversi anni al centro del dibattito.

19.54 – Rixi: “Di fronte a 40 morti non c’è cavillo giuridico che tenga” – “Di fronte a quaranta morti non c’è cavillo giuridico che tenga. Se non ci sarà una svolta nella strategia di Autostrade, garantisco io che non prenderanno un euro di penale: piuttosto vado in galera”. Parola del viceministro dei Trasporti e responsabile economico della Lega, Edoardo Rixi, che in un’intervista al Foglio on line parla del crollo del ponte Morandi.

19.41 – Rixi (Lega): “Revoca concessioni resta sul tavolo, ma speriamo di non doverla applicare” – “La revoca delle concessioni alla società Autostrade è una ipotesi che resta sul tavolo, come strumento di pressione, ma non è quella che speriamo di dover praticare”. Il viceministro dei Trasporti e responsabile economico della Lega, Edoardo Rixi, in un’intervista al Foglio on line afferma che l’atteggiamento della società Austrade “è inaccettabile”.

19-32 – S&P mette rating Atlantia sotto osservazione negativa – L’agenzia S&P annuncia di avere messo sotto osservazione negativa il rating BBB+ di Atlantia e delle controllate Adr e Aspi, alla luce delle prospettive legate al crollo del ponte Morandi di Genova. Il CreditWatch Negativo – che prelude a un possibile taglio del rating – è dovuto, spiega S&P, alla “difficoltà di quantificare le conseguenze operative e finanziarie” del disastro.

19.17 – Toti e Rixi: entro 2019 nuovo viadotto “pagato da Autostrade” – Entro il 2019 i genovesi avranno un nuovo viadotto autostradale sul torrente Polcevera al posto del ponte autostradale Morandi crollato. E’ l’obiettivo indicato dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e dal sottosegretario alle Infrastrutture Edoardo Rixi. “Chi pagherà il nuovo ponte sarà Società Autostrade, chi lo costruirà lo valuteremo”, dichiara Rixi. “Il ponte va ricostruito il prima possibile, Società Autostrade ha parlato di cinque mesi, credo che entro un anno sia possibile”, stima Toti.

18.41 – Toninelli: “Entro un mese risultati del lavoro Commissione” – La commissione ispettiva sul crollo del Ponte Morandi a Genova, istituita dal Ministero delle infrastrutture e trasporti, sarà già domani “mattina sul luogo del crollo del ponte Morandi per i primi accertamenti”. Lo conferma il ministro Danilo Toninelli su Facebook, precisando che “l’esito del loro lavoro, che dovrà arrivare entro un mese, entrerà nella procedura di un’eventuale revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia”. “Nel decreto ministeriale che istituisce la commissione – spiega Toninelli – si chiarisce esplicitamente che il concessionario Autostrade per l’Italia dovrà mettere a disposizione tutta la documentazione riguardante la realizzazione dell’opera e la manutenzione della stessa, nonché fornirne ogni informazioni necessaria alla esatta ricostruzione dell’accaduto. Andremo fino in fondo”.

18.35 – Ministero Trasporti: “Al via Commissione, dopo si valuta revoca” – Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con decreto del 14 agosto, ha istituito una “Commissione ispettiva per svolgere verifiche e analisi tecniche sul crollo” del Viadotto Polcevera. Lo si legge in una nota del Ministero, in cui si precisa che “è il primo atto con cui il Ministero intende fare luce sull’accaduto e avviare tutti gli accertamenti per la contestazione di eventuali inadempienze del concessionario”. Le risultanze – precisa la nota – entreranno nella valutazione per la procedura di un’eventuale revoca della concessione.

17.41 – Atlantia chiude in Borsa a -22,26% e brucia 4 miliardi – Atlantia chiude di Borsa in calo del 22,26% a 18,3 euro dopo una seduta costantemente sottopressione. Nella seduta di oggi sono stati bruciati 4,2 miliardi di capitalizzazione che ora si attesta a 15,2 miliardi. Sostenuti anche i volumi di scambi con 33 milioni di pezzi passati di mano, ben oltre la media delle settimane scorse.  La posizione del Governo sulle concessioni spaventa tutto il settore autostradale che chiude in rosso con Sias (-7,3%), Astm (-10,5%) ed Autostrade Meridionali (-2,9%).

17.37 – Borsa: Milano chiude in rosso – La Borsa di Milano chiude in calo, trascinata al ribasso dal titolo Atlantia che controlla Autostrade per l’Italia dopo l’annuncio di alcuni esponenti del governo di voler procedere alla revoca della concessione autostradale dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. A fine seduta l’indice Ftse Mib cede l’1,83% a 20.524 punti.

17.01 – Salvini: “Da Autostrade vogliamo i fondi, il resto dopo” – “Da Autostrade puntiamo ad ottenere, nell’immediato, fondi e interventi a sostegno dei parenti delle vittime, dei feriti, sei 600 sfollati e della Comunità di Genova tutta, anche in termini di esenzione dai pedaggi. Di tutto il resto parleremo soltanto dopo”. Lo afferma il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

16.25 – Ex ministro Di Pietro: “C’è anche responsabilità politica” – Sul crollo del ponte Morandi a Genova “c’è anche una responsabilità politica. Perché se è vero come è vero che da ottobre 2007 è stato detto ‘tu società incassa i pedaggi e fai quel che devi fare e non hai fattò, è anche vero che il sistema politico dal 2007 al 2018 non ha creato gli strumenti adatti affinché ci fossero quei controlli necessari”. Lo ha detto, ai microfoni di SkyTg24, Antonio Di Pietro, ex ministro delle Infrastrutture.

16.18 – Atlantia perde il 21 per cento – La Borsa di Milano peggiora con il Ftse Mib che cede il 2% a 20.489 punti. Piazza Affari è appesantita dalle perdite di Atlantia (-21%) e dagli altri titoli del settore autostradale con Sias ed Astm (-10%) ed Autostrade Meridionali (-2,6%).

16.15 – Beppe Grillo: “Basta creste privati su beni pubblici” – “Fosse pure uno stuzzicadenti pubblico da ora in poi dovrà essere valutato e concesso solo a condizioni vantaggiose per i cittadini. E’ per questo che in casi come questi il percorso politico e quello della giustizia devono essere diversi!”. Così Beppe Grillo in un post sul suo blog in cui parla “della differenza fra spreco pubblico e cresta privata” e dove punta l’indice contro le concessionarie: “Sono imprenditori oppure parassiti del denaro pubblico?”.

15.57 – Martina: “Paura di una guerra di carte bollate” – “Ho paura di una guerra di carte bollate tra Società autostrade e Governo sopra il destino della città di Genova, quando serve un intervento immediato per risolvere l’emergenza della città”. Così il segretario nazionale del Pd Maurizio Martina oggi pomeriggio in visita a Genova commenta la revoca del contratto di concessione a Società autostrade annunciata dal Governo dopo il crollo del ponte autostradale Morandi.  “Per il Pd la cosa che conta è la capacità di intervento immediato sulla città. Nessuno deve avere alibi, servono più responsabilità e più impegno – ha detto -. C’è il rischio che una guerra di carte bollate si scarichi su Genova, non possiamo permetterci che le cose rimangano ferme”.

15.49 – Avvocato Maresca: “Costo revoca? Non meno di 20 miliardi” – “Attivare la procedura di revoca della concessione nei confronti di Autostrade è qualcosa di enorme, anche da un punto di vista economico” e potrebbe costare alla casse dello Stato “non meno di 20 miliardi”. E’ quanto spiega l’avvocato Davide Maresca, genovese esperto di concessioni autostradali. “In base alla legge e alla convenzione, la procedura di revoca, che per altro non può riguardare un singolo tratto, ma l’intera rete in concessione, può essere attivata se ci sono eventi imprevedibili e circostante straordinarie”, ma “prevede una proposta di indennizzo ad Autostrade in cui va calcolato il valore dei beni non ancora ammortizzati da qui fino alla fine della concessione, ossia il 2038, più una percentuale sugli investimenti non realizzati che si aggira sul 20%. Quantificare la cifra esatta ora è pressoché impossibile, ma meno di 20 miliardi credo sia impossibile”.

15.32 – Martina: “Parole Di Maio vergognose” – “Ho sentito dichiarazioni vergognose da parte del vicepremier Luigi Di Maio ne risponderà a tempo debito, i ministri che scambiano il Governo per un social network fanno male all’Italia”. Lo dichiara il segretario nazionale del Pd Maurizio Martina oggi pomeriggio in visita alla città di Genova colpita dal crollo del ponte autostradale Morandi. “Chiediamo al Governo uno scatto di responsabilità, di cambiare marcia, meno proclami, più decisioni, chi ha sbagliato deve pagare”, sottolinea.

15.15 – Autostrade: “Erano in corso lavori di consolidamento” – “Sulla struttura – risalente agli anni ’60 – erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione”. Lo comunica in una nota Autostrade per l’Italia in relazione al crollo di parte del viadotto Polcevera sull’A10. “I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova – aggiunge Autostrade -. Le cause del crollo saranno oggetto di approfondita analisi non appena sarà possibile accedere in sicurezza ai luoghi”.

15.03 – Di Maio: “Sulla stampa mai la parola ‘Benetton'” – “Gli italiani devono sapere la verità e in questo non li aiuteranno i giornali visto che tra gli azionisti di quelli principali troviamo proprio i Benetton. È vergognoso, ad esempio, che la parola ‘Benetton’ non compaia nei giornali mentre tutti danno addosso al M5s e in particolare a Beppe Grillo che viene accusato di essere il responsabile del crollo: roba da mentecatti!”. Lo scriveuigi Di Maio in un post. “La verità è che tutti hanno sempre pensato e anche ora pensano solo al business. Ci sono morti sotto le macerie, feriti negli ospedali e soccorritori al lavoro da 2 giorni e dal gruppo Atlantia dei Benetton arrivano discorsi sul ‘valore residuò e dal Pd questi attacchi politici indegni, dopo tutti i favori fatti ad Autostrade per l’Italia. È proprio questa mancanza di cuore che ha portato una società ad interessarsi solo dei profitti e un partito solo del suo vantaggio politico”.

14.52 – Autostrade: “Pedaggio grautito per ambulanze” – “Sulla base della sollecitazione pubblica del sottosegretario Rixi, e per favorire lo svolgimento delle preziose attività di soccorso, Autostrade per l’Italia annuncia che le ambulanze non pagheranno più il pedaggio sulla propria rete. La decisione ha effetto immediato”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal gestore.

14.36 – Atlantia: ancora forte calo in Borsa (-20%). Giù tutto il settore – Atlantia prosegue in Borsa ancora in forte calo con il titolo che cede il 20,8% a 18,62 euro mentre il Ftse Mib è in calo dell’1,6%. Da stamane il titolo è sottopressione con oltre 22 milioni di azioni passati di mano, rispetto ai 9 milioni di pezzi del 14 agosto scorso quando è crollato il ponte a Genova.
In sofferenza anche gli altri titoli del settore dell’autostradale.

14.31- Vicepresidente Strada dei Parchi: “Revoca per gravi inadempienze? Si può” – “Non ho le conoscenze che può avere il governo per stabilire tutto questo, so solo che le indagini non sono ancora partite, come pure le verifiche tecniche, consiglierei davvero di capire prima cosa è successo, più che avviare la caccia al colpevole. Una concessione si può revocare in caso di gravi inadempienze, ma queste vanno ovviamente stabilite”. Così Mauro Fabris, vicepresidente dei Strada Dei Parchi, la spa concessionaria delle autostrade A24 e A25 di Lazio e Abruzzo. “E’ una tragedia – spiega ancora Fabris, ex parlamentare del Pdl – ora andrà indagato a fondo per comprendere cosa sia avvenuto”.

14.22 – Rixi: “Stato non pagherà” – “Lo Stato semplicemente non pagherà”. Lo ha detto il sottosegretario alle infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi intervistato da Radio Number One sulla possibile revoca della concessione ad Autostrade. “Se si verificasse che c’è una responsabilità, come temiamo – prosegue Rixi secondo quanto riporta una nota della trasmissione -, sul crollo strutturale, di mancanza o di lavori straordinari o comunque di sottovalutazione da parte delle perizie di parte, è chiaro che di fronte a una responsabilità, di fronte a una tragedia, sarebbe folle. Sarebbe l’unico paese che paga chi fa crollare un ponte”.

14.08 – M5s: “Stop infrastrutture inutili” – “Questo dramma che non deve rimanere impunito sia di monito a chi pensa di potersi ancora arricchire progettando e proponendo infrastrutture inutili, a chi si dimentica della manutenzione ma puntualmente si ricorda dei dividendi”. Così il M5s sul blog dove si difende: “A chi collega il crollo con la mancata realizzazione della cosiddetta Gronda su cui il Governo del cambiamento ha avviato un’analisi costi-benefici, ricordiamo poi che questa è concepita come opera complementare e non alternativa al ponte crollato”.

13.51 – M5s: “Via concessione se ci sono condizioni” – “Quel ponte necessitava di una profonda manutenzione da decenni! Bene ha fatto il ministro delle Infrastrutture, a evocare, qualora ce ne siano le condizioni, anche il ricorso alla revoca della concessione e alle eventuali multe connesse ad inadempienze”. Così il M5s in un post in cui precisa la sua posizione in merito alla revoca della concessione. “Attendiamo il lavoro della magistratura nell’accertare eventuali responsabilità, ma non attendiamo neanche un minuto di più a esigere – insieme a Di Maio e Toninelli – le immediate dimissioni dei vertici di autostrade per l’Italia” si legge sul blog.

13.38 – Ue a Salvini: “In regole c’è già la flessibilità per lo sviluppo” – “Le regole fiscali concordate” a livello Ue “lasciano la flessibilità a qualsiasi Stato di fissare le proprie specifiche politiche prioritarie e questo può essere lo sviluppo e la manutenzione delle infrastrutture. Inoltre c’è flessibilità, nell’ambito del Patto di stabilità, e l’Italia è stato uno dei principali beneficiari di questa flessibilità”. Così un portavoce della Commissione Ue, rispondendo sulle accuse lanciate dal ministro Salvini ai “folli vincoli europei”, dopo il crollo del ponte di Genova.

13.20 – Ue: “Concessionario è responsabile sicurezza” – Per quanto riguarda la responsabilità sulla sicurezza delle infrastrutture stradali sul Trans-European transport network (Tent)” e il ponte Morandi rientra in questa rete europea, “nel caso sia gestita da un operatore privato, è il concessionario ad avere la responsabilità della sicurezza e della manutenzione della strada”. Così un portavoce della Commissione Ue Christian Spahr sul crollo del ponte a Genova, ricordando la direttiva europea del 2008, per assicurare che le valutazioni sulla sicurezza siano una priorità sulle strade della rete Tent.

13.18 –  Governatore Toscana Rossi: “Descretare contratti” – “Abbiamo il diritto di sapere. Vogliamo sapere dove sono finite ‘le uova d’oro della gallina’. È un diritto degli italiani sapere e capire quali sono i compiti di Società autostrade, quali le responsabilità e su quali basi si è costruita la concessione dello Stato”. Lo scrive oggi su Facebook, a proposito del crollo del ponte Morandi a Genova, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. “Il ministro Toninelli deve desecretare completamente i contratti in modo da conoscere gli impegni per manutenzioni e investimenti”.

13.11 – Paragone (M5s): “Pd dia risposte chiare o taccia” – “E’ allucinante che il Pd, dopo aver consentito ai responsabili del crollo del Ponte Morandi di gestire senza alcuna gara la manutenzione delle strade guadagnandoci e basta, ancora parli. Chi ha governato fino a pochi mesi fa dovrebbe fare un mea culpa e dare risposte chiare oppure restare in silenzio”.Lo afferma il senatore del Movimento 5 Stelle Gianluigi Paragone, componente della commissione Industria di Palazzo Madama.

13.04 – Salvini: “Autostrade investa parte utile su Genova” – “L’impegno del Comune e della Regione è che tutti abbiano un tetto entro quest’anno. Gli enti pubblici faranno quello che è nelle loro disponibilità. C’è un privato, responsabile di questo dramma che ha portato l’immagine di Genova in tutto il mondo. Che ha incassato un miliardo di utile netto l’anno scorso e penso che, una parte di questo utile netto, sia giusto investirlo in città”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini oggi a margine della sua visita ai feriti del crollo di Ponte Morandi, ricoverati all’ospedale San Martino di Genova.

12.56 – Salvini: “Rivedere tutto il sistema concessioni” – “Per me va rivisto tutto il sistema delle concessioni in Italia. Non solo quella di Autostrade”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, a margine della visita ai feriti del crollo del ponte Morandi.

12.44 – Titolo Atlantia mostra flessione del 16,33% –  Atlantia riduce parzialmente le perdite in Borsa, col titolo che continua comunque a mostrare una flessione del 16,33% a 19,70 euro.

12.23 – Salvini: “Autostrade sospenda il pagamento dei pedaggi” – “Mi aspetto che già da oggi Autostrade sospenda il pagamento dei pedaggi. Fossi stato il dirigente l’avrei deciso già un minuto dopo la tragedia”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a margine della visita ai feriti all’ospedale San Martino, a Genova.

12.05 – Mattarella ai funerali di Stato –  Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà presente sabato ai funerali delle vittime del crollo del ponte di Genova.

11.50 – Autostrade: “Siamo i primi interessati a verità” – “I manager e tutti gli uomini e le donne del gruppo sono i primi interessati alla ricerca della verità sulla tragedia del viadotto Polcevera di Genova e con questo obiettivo stanno collaborando attivamente con le autorità competenti” fa sapere Autostrade per l’Italia in una nota, dopo le dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio. “Se dagli approfondimenti interni già avviati o dalle inchieste delle autorità competenti, anche a prescindere da profili penali, dovessero emergere responsabilità di manager, funzionari o tecnici dell’azienda, Autostrade per l’Italia adotterà in modo rigoroso i provvedimenti conseguenti”, si legge ancora. “Il team di Autostrade per l’Italia – continua il comunicato – si è messo immediatamente al lavoro per agevolare le attività di soccorso, per ripristinare più rapidamente possibile condizioni accettabili di viabilità, per supportare in ogni necessità le istituzioni e la comunità locale e per definire un progetto di ricostruzione del viadotto in tempi-record, rispondendo ai bisogni di mobilità di una città gravemente ferita. Le nostre scuse sono nelle parole e nei fatti. Ma non ci sollevano dalla consapevolezza di dover e poter dare molto a Genova per il superamento dell’emergenza”, conclude la nota.

11.30 – Di Pietro: “Controllo spettava al Mit” – Per Antonio Di Pietro “il controllo spettava alla direzione del Ministero delle Infrastrutture”. L’ex pm e già ministro delle Infrastrutture dal 2006 al 2008 ha spiegato che il viadotto “è una struttura sospesa in cemento armato e per manutenerla adeguatamente andava chiusa con pesanti ripercussioni sul traffico, oltretutto internazionale, tra Italia e Francia. Solo chiudendola si poteva risalire al problema. Del resto in Italia ci sono diverse criticità simili”. “Purtroppo – dice ancora Di Pietro – le opere di manutenzione non pagano come consenso elettorale e quindi vengono rimandate finché non succede il disastro. Io da ministro ho sempre vigilato affinché fossero fatte e da magistrato ho perseguito chi non le faceva”.

11.25 – Conte: “Si lavora per la viabilità” –  “Abbiamo operato una ricognizione sul sistema viario, per assicurare che Genova e il traffico regionale e nazionale possa riprendere in modo efficiente ed efficace nel rispetto di questa tragedia” ha spiegato ancora il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

11.15 – Di Maio: “Non pagheremo penali” – “I venti miliardi di penale si devono pagare quando si straccia un contratto senza motivazione” ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a Radio24 circa la penale che lo Stato dovrebbe pagare ad Atlantia. “Qui non abbiamo avviato la procedura in maniera immotivata. Se la motivazione è giusta, e per ora ci sono quasi 40 morti, non credo che vadano pagate penali”, ha spiegato il vice premier, sottolineando: “Anche perché farebbero incazzare ancora di più tutte le persone che in questo momento vogliono giustizia non solo a Genova ma in tutt’Italia”.

11.10 – Analisti: “Revoca concessione costa miliardi” – Gli analisti abbassano le stime sul titolo di Atlantia ma sono scettici sul fatto che il contratto di concessione possa essere revocato, sia per via dei costi a carico dello Stato che per la sussistenza dei presupposti giuridici che possano far scattare la richiesta. “Una mossa di questo tipo non sarebbe finanziariamente realizzabile, in quanto l’Anas (cioè lo Stato) dovrebbe pagare miliardi ad Atlantia”, sostengono gli analisti di Intermonte, che ricordano come “il contratto di concessione potrebbe aiutare a proteggere Atlantia” visto che, in caso di revoca, “stabilisce il diritto al risarcimento per Autostrade per l’Italia”. “Il percorso per stracciare la concessione è in verità abbastanza stretto e richiede passaggi specifici che al momento non sono ancora stati presi. Riteniamo questo scenario improbabile”, afferma Banca Akros. La revoca della concessione viene considerata “lo scenario meno probabile” da Equita mentre Kepler Cheuvreux, pur aspettandosi “panic selling”, scrive che “il contratto ha già dimostrato di essere intoccabile”.

11.09 – Renzi: “Di Maio sciacallo o bugiardo” – “Chi come Luigi Di Maio  dice che il mio Governo ha preso i soldi da Benetton o Autostrade è tecnicamente parlando un bugiardo. Se lo dice per motivi politici invece è uno sciacallo. In entrambi i casi la verità è più forte delle chiacchiere: il mio Governo non ha preso un centesimo da questi signori, che non hanno pagato la mia campagna elettorale, né quella del PD, né la Leopolda”. Lo scrive su facebook l’ex premier Matteo Renzi. “Utilizzare una tragedia per attaccare gli avversari, mentendo, dà il senso della caratura morale e politica del Vicepresidente del Consiglio”.

11.07 – Di Maio: “Leggina di notte per Benetton” –  “Nello Sblocca Italia nel 2015 fu inserita di notte una leggina che prolungava la concessione a Autostrade in barba a qualsiasi forma di concorrenza. Si è fatta per finanziare le campagne elettorali. A me la campagna non l’ha pagata Benetton e sono libero di rescindere questi contratti”, ha detto ancora il vicepremier Luigi Di Maio dopo il vertice con il premier Giuseppe Conte in Prefettura a Genova.

11.05 – Di Maio: “Desecretiamo atti su concessione” – “Adesso desecretiamo gli atti, perché i contratti con Autostrade non sono accessibili pubblicamente – spiega ancora il vicepremier Di Maio – e anche noi ministri facciamo fatica ad accedervi. Una volta tolti i vincoli scopriremo quali sono i termini dell’accordo”. Ma, assicura il capo politico del M5S, “sappiamo che ci sono delle inadempienze, quindi revocheremo le concessioni. In Italia non si può morire pagando il pedaggio”. Autostrade dice che si può ricostruire Ponte Morandi in 5 mesi, ma il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, replica che queste valutazioni “lasciano il tempo che trovano”. “Quello che dice un’azienda che doveva fare dei controlli e non li ha fatti, per me non sono delle rassicurazioni”, aggiunge.

11.00 – Gentiloni: “Inaudito che governo alimenti minacce” – “Siamo un paese ferito, consapevole delle responsabilità da accertare e perseguire, unito nel sostegno a chi soffre. Il teatrino di proclami, minacce, insulti e baggianate è insopportabile. E che il Governo lo alimenti è inaudito” scrive su Twitter il deputato del Pd ed ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

10.50 – Di Maio: “Revoca confermata” – “Confermo la revoca della concessione ad Autostrade” ha detto il vicepremier Luigi Di Maio in un punto stampa a margine del vertice in Prefettura a Genova. “Tengo a ribadire la linea del governo, non è possibile che in questo Paese si vada a morire pagando il pedaggio”, ha aggiunto Di Maio, sottolineando che “prima che il governo annunciasse il ritiro della concessione per Autostrade per l’Italia, già la Borsa aveva condannato Atlantia, proprietario di Autostrade per l’Italia. Era chiaro che chi doveva fare le manutenzioni non le aveva fatte”. “Autostrade dice che le spettano proventi dal contratto che taglieremo. È vergognoso pensare ancora una volta ai profitti e ai numeri in Borsa” ha aggiunto.

10.40 – Identificato un ferito grave – È stato identificato il giovane in gravi condizioni ricoverato all’ospedale San Martino: si tratta dell’autista romeno Marian Rosca, 36 anni. Ha due gravi traumi, uno cranico e uno toracico. Lo rende noto la Direzione Sanitaria dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova

10.35 – Renzi: “Revoca concessioni aumenta solo like” –  “Chi ha sbagliato deve pagare fino all’ultimo centesimo. Dire: ‘Revochiamo la concessione’ fa aumentare i like e fa esultare chi non conosce le carte. Ma governare è più complicato che scrivere post su Facebook: se revochi la concessione paradossalmente fai un regalo ad Autostrade. Perché devi pagare un sacco di soldi per revocare la concessione e perdi le opere pubbliche che servono e per le quali loro sono impegnati. Già, perché quello che è chiaro è che va rifatto il Ponte Morandi, certo, ma va fatta anche la Gronda. Ed è un preciso impegno di Autostrade”. Lo sottolinea Matteo Renzi, in un lungo post su Facebook.

10.30 – Si indaga anche per attentato sicurezza trasporti –  La procura della Repubblica di Genova nell’ambito delle indagini sul crollo del ponte Morandi sta indagando anche per attentato alla sicurezza dei trasporti. Gli altri due reati ipotizzati sono omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

10.12 – Piazza Affari -2%, spread a 288 – Piazza Affari maglia nera in Europa, con il Ftse Mib che cede l’1,99% dopo essere rimasto chiuso ieri in una giornata negativa per le altre Borse europee. Sull’indice del listino principale pesa il tonfo di Atlantia (-24%) mentre lo spread btp-bund torna a salire verso quota 290, con il differenziale di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi a 288 punti base. A picco anche le concessionarie di Gavio, Astm (-7,9%) e Sias (-6,5%).

10.10 – Salvini: “Autostrade chieda scusa” –  “Atlantia (Autostrade) riesce ancora, con faccia di bronzo incredibile e con morti ancora da riconoscere, a parlare di soldi e di affari, chiedendo altri milioni agli italiani in caso di revoca della concessione da parte del Governo dopo la strage di Genova” scrive su Twitter il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Dall’alto dei loro portafogli pieni (e dei loro cuori vuoti) – continua – chiedessero scusa e ci dessero i nomi dei colpevoli del disastro che devono pagare. Il resto non ci interessa”.

10.07 – Atlantia perde il 25% – La società sta bruciando 4,85 miliardi di euro di capitalizzazione di Borsa in seguito al crollo del titolo a Piazza Affari. Le azioni di Atlantia cedono il 25% a 17,57 euro.

10.00 – Atlantia ammessa agli scambi in Borsa – Atlantia entra agli scambi a Piazza Affari, dopo non essere riuscita a fare prezzo in avvio di seduta. Il titolo perde il 21,4%, a 18,5 euro.

09.55 – Pm in Procura per un vertice –  Il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, sta presiedendo un vertice operativo in procura insieme con l’aggiunto d’Ovidio e i sostituti Terrile e Cotugno. È arrivato anche il vicepremier Luigi Di Maio per partecipare al vertice operativo del Ccs con il premier Giuseppe Conte e il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli.

09.40 – Di Maio: “Con 40 morti non pagheremo penali” – “Sono convinto che ci siano tutte le motivazioni per non pagare penali. Di fronte a 40 morti non ci sono clausole che tengano” ha detto il ministro dello Sviluppo economico e vicepremier, Luigi Di Maio, ai microfoni di Radio24, in merito all’annuncio di revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia.

09.35 – Piazza Affari negativa in apertura – A Milano il Ftse Mib segna un ribasso dello 0,67% a 20.766 punti, mentre lo spread Btp-Bund decennali è in rialzo a 286 punti. Sull’indice principale della piazza milanese Atlantia, la holding che controlla Autostrade per l’Italia, non riesce a fare prezzo e cede il 23,5% teorico dopo il crollo del ponte Morandi a Genova e l’annuncio da parte di esponenti del governo di voler avviare la procedura per la revoca della concessione. Pesanti anche Stm (-3%), Banco Bpm (-2,22%) e gli altri bancari, con Ubi Banca (-1,53%) e Intesa Sanpaolo (-1,27%). Ribassi oltre il punto percentuale per Snam, Leonardo, Mediaset, Fca ed Eni. Toniche Unipol (+1,80%), Campari (+1,41%) e Buzzi Unicem (+0,92%).

09.10 – Benetton: “Faremo di tutto per la verità” – Edizione Srl, holding della famiglia Benetton e azionista di riferimento di Atlantia, “partecipata tramite la società di diritto italiano Sintonia, farà tutto ciò che è in suo potere per favorire l’accertamento della verità e delle responsabilità dell’accaduto”. Lo si legge in una nota in cui la società “a nome dei suoi azionisti e del suo management, esprime profondo cordoglio alle famiglie delle vittime e la propria vicinanza ai feriti e a tutti coloro che sono stati coinvolti nel tragico crollo avvenuto a Genova”. E si dice “certa della determinata volontà di collaborazione con le Istituzioni e le Autorità preposte da parte della società operativa Autostrade per l’Italia e della sua capogruppo Atlantia che, negli ultimi 10 anni, hanno investito oltre 10 miliardi di euro nell’ampliamento e ammodernamento della rete autostradale italiana”.

09.08 – Titolo Atlantia non fa prezzo in Borsa – Atlantia non riesce a fare prezzo in avvio di contrattazioni a Piazza Affari a causa della pressione ribassista sul titolo dopo la decisione del governo di ritirare le concessioni ad Autostrade per l’Italia. Le azioni segnano un ribasso teorico del 21,4%.

08.50 – Atlantia: “In caso di revoca ci spetta valore residuo” –  “Anche nell’ipotesi di revoca o decadenza della concessione, secondo le norme e procedure nella stessa disciplinate, spetta comunque alla concessionaria il riconoscimento del valore residuo della concessione, dedotte le eventuali penali se ed in quanto applicabili” sottolinea ancora Atlantia nella nota. La società “continuerà a supportare la controllata Autostrade per l’Italia nelle interlocuzioni con le istituzioni in questa delicata fase avendo riguardo anche alla tutela dei propri azionisti ed obbligazionisti con una corretta e tempestiva informazione al mercato”.

08.43 – Atlantia: -50% in pre apertura a Piazza Affari –  Si prospetta una seduta difficilissima a Piazza Affari per il titolo di Atlantia, la società proprietaria di Autostrade per l’Italia. I dati di pre-apertura di Borsa danno il titolo, che aveva chiuso la seduta di martedì a 23,54 euro, in calo del 50% dopo il disastro del ponte Morandi e la decisione del governo di ritirare le concessioni.

08.39 – Borrelli: “10 giorni per rimuovere macerie”– “Continuiamo a scavare per cercare dispersi. Per rimozione macerie ci vorranno almeno 10 giorni. Ragioniamo anche su una viabilità alternativa” ha fatto sapere il capo del dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, arrivando in Prefettura a Genova.

08.33 – Conte in Prefettura a Genova – È atteso in questi minuti in Prefettura, a Genova, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che stando all’agenda dovrebbe partecipare stamane a una riunione presso il Centro di coordinamento dei soccorsi dopo il crollo di una parte del Ponte Morandi, sulla autostrada A10. Il premier è rimasto anche la notte scorsa nel capoluogo ligure.

08.24 – Atlantia: “Revoca concessioni avrà riflessi in Borsa” – “Pur considerando che anche nell’ipotesi di revoca o decadenza della concessione – secondo le norme e procedure nella stessa disciplinate – spetta comunque alla concessionaria il riconoscimento del valore residuo della concessione, dedotte le eventuali penali se ed in quanto applicabili, le modalità di tale annuncio possono determinare riflessi per gli azionisti e gli obbligazionisti della Società” si legge in una nota della società.

08.06 – “Pronti a ricostruire in 5 mesi” – La ricostruzione di ponte Morandi nel giro di 5 mesi “è un’ipotesi su cui stiamo lavorando e in cui crediamo fortemente” ha detto Stefano Marigliani, direttore del Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia ai microfoni di Unomattina estate. “Ovviamente si tratta di un tempo che parte dalla piena disponibilità delle aree – spiega -. Dunque, una volta che saranno terminate le operazioni di soccorso e le aree saranno state sgombrate, con la tecnologia attuale crediamo di poter ripristinare il collegamento che in questo momento è interrotto” ha aggiunto.

08.03 – Autostrade: “Indaghiamo su difetti progettuali” – Quella dei difetti progettuali “è una delle direttrici che stiamo maggiormente indagando, ma non tralasciamo nessuna ipotesi”. Lo dice il direttore del Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia, Stefano Marigliani, ai microfoni di ‘Unomattina estatè, rispondendo alle domande sulle cause del crollo di Ponte Morandi a Genova, avvenuto lo scorso 14 agosto. “Abbiamo subito coinvolto i massimi esperti a livello internazionale affinché ci supportino nell’individuazione esatta delle cause”, aggiunge. In merito al bando da 20 milioni per la ristrutturazione dell’opera, Marigliani spiega: “I lavori rientravano nell’ambito di una pianificazione dell’attività di manutenzione necessaria a garantire un allungamento della vita dell’opera, traguardando i prossimi decenni. Quindi, sulla base della nostra attività di controllo e monitoraggio abbiamo la lunga fase di progettazione di un intervento complesso”, perché “Ponte Morandi è un unicum all’interno delle infrastrutture autostradali italiani” e il bando di aprile “è solo la fase finale”. Il progetto, però, “è stato decretato e approvato dall’ente concedente, anche con il supporto del Consiglio superiore dei lavori pubblici”.