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  1. Maurizio Maggiani: “Credo nella lotta armata senza bombe. I buoni e i cattivi? Li riconosco dagli occhi, come Dio”
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Cultura

Maurizio Maggiani: “Credo nella lotta armata senza bombe. I buoni e i cattivi? Li riconosco dagli occhi, come Dio” - 4/7

L'autore, in libreria con "Sempre" (Chiarelettere), parla di viaggi, politica e fede. "La libertà di movimento oggi è una presa per il culo. Ti sembra di andare, ma in realtà attraversi corridoi militarizzati, tutelati e salvaguardati. L'unica cosa che fa paura? La bestialità umana". E ancora: "L'uomo sta distruggendo la natura? Non è così. Abbiamo la fissazione di essere potenti ogni oltre limite, ma poi..."

L’uomo sta distruggendo la natura?
Non la stiamo distruggendo, chi lo dice non conosce la natura. Perché la natura glielo mette nel culo all’essere umano come e quando vuole. Se la natura è quello che a te piace della natura, allora sì: è quella che stiamo distruggendo. Io da bimbo non ho mai visto un istrice ma qui ne vedo tanti. Qui in campagna non riusciamo a sconfiggere le formiche e d’estate i grilli verdi riempiono la casa. La natura, o meglio il sistema generale, è più forte di una specie, anche se questa specie è potente e dominante. Si estinguerà quella specie ma se ne creeranno altre. Abbiamo la fissazione di essere potenti ogni oltre limite. Ma dov’è questa nostra potenza che basta un cancro che siamo belli che spacciati?

Molto sta nella meraviglia della natura a cui ti affezioni personalmente. Ad esempio il filare di albicocche che si vede dalla finestra alle tue spalle, magari un giorno qualcuno ci costruisce un grattacielo o un autostrada.
Però io lo so come si fanno le bombe, se vuoi te lo insegno. Se il problema è quello, lo si risolve.

Lo faresti per qualcosa a cui tieni?
Sì, a me non frega più un cazzo di me. Ho superato la media anagrafica mondiale. Ho vissuto esperienze, e adesso con molti limiti cerco di restituire un po’ di vita che ho consumato. Comunque sì lo farei, non so se funziona ma lo farei. Ti dico questa cosa che ti farà piacere: credo nella lotta armata. Anzi credo che sia l’unico strumento di evoluzione dello stato delle cose. Il problema è capire qual è l’arma. Una cosa l’esperienza me lo dice: bombe e kalashnikov non funzionano. Qual è allora l’arma che funziona? Questo è quello a cui penso tutti i giorni quando mi sveglio. È un’arma intellettuale? È il tema degli anarchici che non hanno risolto, è il tema di Mazzini. Lui diceva una cosa fondamentale: chiunque si frappone tra un uomo e il suo diritto naturale alla sovranità su se stesso e sull’universo (sovranità intesa come responsabilità) è un tiranno. E un tiranno non può che essere annientato. Nel 1898 il generale Bava Beccaris fece sparare cannonate sugli operai in piazza. Lì vedevi bene chi era il tiranno: Umberto I. Quindi prendevi una bomba e gliela mettevi sotto al culo. Ma adesso chi è il tiranno? Non è di certo quell’imbecille di Trump. Troppo facile. Dove sta il tiranno oggi esattamente non lo so.