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Sicilia, dal voto di scambio di Gennuso al riciclaggio di Genovese: tutti gli indagati seduti all’Assemblea regionale

Tra coloro che occupano le poltrone dell'Assemblea regionale siciliana dopo le elezioni di novembre 2017 cresce ancora il numero dei coinvolti in inchieste giudiziarie. C'è il figlio di Francantonio in compagni di altri cinque di centrodestra, ma anche il dem Sammartino. L'ultimo a entrare nella lista l'imprenditore arrestato lunedì sera

C’è Luigi Genovese, deputato di Forza Italia indagato per riciclaggio. Vicino a lui siede Riccardo Savona, stesso partito, accusato di compravendite immobiliari fittizie. Ma c’è anche Luca Sammartino, parlamentare del Partito democratico, indagato dopo il video di una donna malata di 88 anni ricoverata in una casa di cura e portata a votare senza autorizzazioni. Sono coloro che dopo le elezioni di novembre 2017 occupano le poltrone dell’Assemblea regionale siciliana, tra cui cresce ancora il numero dei coinvolti in inchieste giudiziarie. L’ultimo ad aggiungersi alla lista è Pippo Gennuso, deputato ex autonomista e vicino a Fi, arrestato per voto di scambio in una indagine della Dda di Catania.

L’elenco dei provvedimenti che colpiscono gli onorevoli del Parlamento siciliano si era infoltito prima dell’inizio ufficiale della legislatura: allora erano già sei i deputati coinvolti in vicende giudiziarie. Apre la lista, dunque, Cateno De Luca: prima si è fatto segnalare per essere il primo eletto all’Ars arrestato a soli tre giorni dalle elezioni. Quindi, dopo che il gip e il tribunale del riesame hanno revocato gli arresti domiciliari, il sequestro dei beni e le misure interdittive, ha lasciato l’Udc riuscendo ad essere eletto presidente del gruppo Misto. Intanto la procura di Messina indaga su di lui per evasione fiscale.

Sempre nella città dello Stretto i magistrati hanno iscritto nel registro degli indagati per riciclaggio Luigi Genovese, figlio dell’ex parlamentare nazionale Pd e poi passato in Fi Francantonio, condannato a 11 anni nell’inchiesta sui “corsi d’oro” finanziati con fondi pubblici. La procura ha messo i sigilli a beni per un valore di 100 milioni di euro: società di capitali, conti correnti, beni mobili ed immobili, ed azioni.

A Palermo è indagato per truffa e appropriazione indebita per operazioni di compravendite immobiliari ritenute fittizie il deputato Riccardo Savona, sempre Forza Italia, mentre Tony Rizzotto (Lega) è coinvolto in un presunto peculato nella gestione dell’Isfordd, l’istituto di formazione per disagiati e disadattati sociali, che fino a luglio era presieduto proprio da Rizzotto, che era anche il legale rappresentanteMarianna Caronia, ancora Forza Italia, è indagata nell’inchiesta per corruzione che ha coinvolto l’armatore Ettore Morace, perché avrebbe percepito una liquidazione superiore rispetto a quella che le spettava dopo la fine del rapporto con la società Siremar.

Di compravendita di voti è accusato invece Edy Tamajo: alle regionali è stato il più votato a Palermo nella lista di Sicilia futura che sosteneva il candidato di centrosinistra Fabrizio Micari. L’11 novembre scorso ha ricevuto dalla procura un avviso di garanzia per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. A Catania un altro dem iscritto nel registro degli ingata: il deputato Pd Sammartino è coinvolto in un’inchiesta su presunte irregolarità in un seggio speciale allestito nel centro assistenza per anziani Maria Regina di Sant’Agata li Battiati per le scorse elezioni regionali, in cui il candidato ottenne 32mila preferenze. Le indagini sono partite da un video diffuso sui social dal figlio di una donna malata di 88 anni che qualcuno avrebbe fatto votare senza l’autorizzazione dei congiunti perché interdetta.