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Cinema

Oscar 2018, miglior regia: vincerà del Toro ma noi tifiamo per Nolan e PT Anderson - 2/3

Seppur la favola della dolce e muta Elisa, che capisce il linguaggio del lucertolone acquatico alieno con cui “empatizza” amorevolmente, sembra sintonizzare la vox populi, qualche bella sorpresa potrebbe scattare – last minute – per i prodigi messi in campo sia in Dunkirk e ne Il filo nascosto

Ma non è detta l’ultima parola. Seppur la favola della dolce e muta Elisa, che capisce il linguaggio del lucertolone acquatico alieno con cui “empatizza” amorevolmente, sembra sintonizzare la vox populi, qualche bella sorpresa potrebbe scattare – last minute – per i prodigi messi in campo sia da Chris Nolan (soprattutto) ma anche da PT Anderson ne Il filo nascosto – Phantom Thread. E’ impossibile, infatti, che i membri “registi” dell’Academy non si accorgano della maestria messi in campo da questi due cineasti in cinquina che, per motivi diversi, meriterebbero un Oscar ex aequo alla regia. Quanto hanno realizzato, infatti, sono due opere che rispondono alla perfezione ai concetti di tensione drammaturgica e possenza scenica in senso opposto: il primo nella direzione dell’esplosione e il secondo in quella dell’implosione. Nessuno dei due ha mai vinto un Oscar “personale” nonostante le innumerevoli noms rivolte ai loro lavori: Nolan – che in carriera ne ha accumulate 5 – è alla sua prima volta come regista, mentre Anderson (8 candidature in carriera) alla sua seconda per la direction dopo Il petroliere nel 2008.