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Daniela Santanchè, una Bcc del Cuneese chiede il pignoramento della casa di famiglia della deputata forzista

A fine luglio la "pitonessa" ha liquidato Visibilia Magazine, la società costituita per rilevare da Prs Editore Visto e Novella 2000, e licenziato 14 tra giornalisti e impiegati. Visibilia editore ha più di 16 milioni di debiti 

Un pignoramento immobiliare da parte della Banca di Caraglio del Cuneese per un credito non onorato. Destinataria del provvedimento, di cui dà conto Il Sole 24 Ore, è la deputata forzista Daniela Santanchè. Che a fine luglio ha liquidato Visibilia Magazine, la società costituita per rilevare da Prs Editore Visto e Novella 2000, e licenziato 14 tra giornalisti e impiegati spiegando a ilfattoquotidiano.it che avevano “stipendi altissimi”. Questo nonostante, a metà 2016, li avesse messi in cassa integrazione.

L’atto di pignoramento, secondo il quotidiano economico, è arrivato alla “pitonessa” lo scorso febbraio. Oggetto, la casa di famiglia di Cuneo. L’istituto del cuneese non ha spiegato se sia scattato per colpa di una rata scaduta o un rimborso non effettuato. E non si sa se nel frattempo la Santanchè e la Bcc abbiano trovato un’intesa che scongiuri l’esproprio immobiliare. Nel 2014 la parlamentare aveva quotato a Piazza Affari Visibilia editore, a cui fanno capo altre testate come VilleGiardini e Ciak, fondendola in una società già quotata, la Pms. All’epoca le azioni della società valevano oltre un euro. Oggi sono scese a 0,16 centesimi.

Il patrimonio netto a fine 2016 era di soli 293mila euro. I debiti banche e fornitori superano i 16 milioni di euro. Nel 2016 l’ex socia e amica Paola Ferrari è uscita dalla società e ha presentato un esposto in cui ipotizzava il reato di infedeltà patrimoniale per via dell’acquisto di Novella 2000 e Visto. La giornalista Rai ha però perso la causa: il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’archiviazione del procedimento poiché “la notizia di reato è infondata”.

Pochi giorni fa, ricorda Il Sole, sono diventati esecutivi i pignoramenti nei confronti di un altro personaggio pubblico molto attivo sui social, Gianluca Vacchi, che si è visto espropriare ville, yacht e azioni da Banco Bpm.