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Cinema

Film in uscita al cinema, cosa vedere (e non) nel weekend del 13 e 14 maggio - 6/6

SONG TO SONG di Terrence Malick., TUTTO QUELLO CHE VUOI di Francesco Bruni, KING ARTHUR – IL POTERE DELLA SPADA di Guy Ritchie, THIS BEAUTIFUL FANTASTIC di Simon Aboud, ON THE MILKY ROAD di Emir Kusturica, ALIEN: COVENANT di Ridley Scott. Schede, recensioni e trailer

ALIEN: COVENANT di Ridley Scott. Con Michael Fassbender, Katherine Waterston, Billy Crudup. Usa 2017. Durata: 121’. Voto 1/5 (DT)

2114. Sull’astronave Covenant viaggia un gruppo di colonizzatori spaziali. All’improvviso vengono attratti da segnali sonori, probabilmente di vita, da un pianeta fuori rotta. La deviazione è d’obbligo, ma sul posto ci sono ancora i mostriciattoli alieni affamati di esseri umani provenienti dalla Terra che contageranno il manipolo sceso in esplorazione e l’astronave madre. Vi sembra di averlo già visto? Sì è Alien del 1979 con l’aggiunta di qualche cappellacico da cowboy, e di tante belle fanciulle pronte a mostrare le proprie forme e a farsi dissanguare e spappolare dall’alien di turno. Scott, tornato alla regia, ci aggiunge tutta l’enorme postilla esplicativa drammaturgica del doppio androide gemello interpretato da un Fassbender catatonico, con o senza capelli biondi da paggio: Walter che aiuta a bordo i coloni dell’astronave e scende con loro sul nuovo pianeta; e David, precipitato dalle sequenze di Prometheus, cattivo villain di turno che li aspetta tra i mostri. Dejà vù al cubo e messa in scena che nulla aggiunge, rinnova, o ringalluzzisce rispetto al materiale originario della saga. Autentico scult le lunghe sequenze dei due androidi che perfino si baciano sulla bocca dopo aver suonato il flautino di legno uno di fronte all’altro, con uno che ci soffia dentro e l’altro che gli copre con le dita i tasti giusti. Infine, come in ogni film di Scott almeno degli ultimi vent’anni, la scrittura deve pagare dazio alla tragedia più tronfia e solenne, e quindi i momenti d’azione e orrore lasciano uno spazio esagerato a dialoghi e azioni minimali che sprofondano nel comico. Evitabilissimo.