Capitoli

  1. Film in uscita al cinema, cosa vedere (e non) nel weekend del 13 e 14 maggio
  2. Pagina 1
  3. Pagina 2
  4. Pagina 3
  5. Pagina 4
  6. Pagina 5
Cinema

Film in uscita al cinema, cosa vedere (e non) nel weekend del 13 e 14 maggio - 4/6

SONG TO SONG di Terrence Malick., TUTTO QUELLO CHE VUOI di Francesco Bruni, KING ARTHUR – IL POTERE DELLA SPADA di Guy Ritchie, THIS BEAUTIFUL FANTASTIC di Simon Aboud, ON THE MILKY ROAD di Emir Kusturica, ALIEN: COVENANT di Ridley Scott. Schede, recensioni e trailer

THIS BEAUTIFUL FANTASTIC di Simon Aboud. Con Jessica Brown Findlay, Tom Wilkinson, Jeremy Irvine. GB 2016. Durata: 100’. Voto 2,5/5 (AMP)

Bella è “una strana fra gli strani”, ed è magnetica di dolcezza. Lasciata orfana in un parco di Londra, sembra essere stata svezzata dalle papere, per essere poi raccolta da un anziano signore che l’ha condotta in una casa per bimbi abbandonati. Crescendo, ha sviluppato l’eccentrica creatività tipicamente donata dalla solitudine, accanto a una vera ossessione per l’ordine e la pulizia. Ma sono gli incontri con suo vicino di casa, il burbero Alfie, il suo fidato cuoco irlandese Vernon, e il giovane Billy nella biblioteca dove la ragazza trova lavoro, a destarle i primi veri confronti con la vita reale. Fiaba contemporanea dal sapore botanico-letterario (Bella ha velleità da scrittrice per l’infanzia) manifesta già sul nascere l’evidente e non poco ingombrante raffronto con la protagonista de Il Favoloso mondo di Amélie, ormai pietra di paragone per le cine-ragazze stralunate e creative, ma ancor di più – cinematograficamente –  con le meno famose ma assai più interessanti creature della newyorkese Miranda July, una su tutti la protagonista (da lei stessa interpretata) del suo sorprendente esordio Me, You, and Everyone We Know. Bella, comunque, rimane saldamente ancorata alla materia British, alle caratteristiche atmosfere di una Londra che ha fatto proprie eroine letterarie  – sia dal punto di vista autoriale che dei personaggi inventati – di inimitabile supremazia nel panorama della produzione mondiale. Il registro fiabesco, risolutivo di ogni conflitto, governa incontrastato il Bildungsroman che titola il genere di questo film delicato, romantico e pertinente nella sua sottile difesa delle “diversità”.