Francesco Gabbani – 7
Paraculo come pochi. Meravigliosamente paraculo. È portatore sano di buonumore ma non è un pagliaccio. C’è ciccia, dietro il balletto, il suono orecchiabile e il testo arzigogolato. E poi è indubbiamente un genio della comunicazione.
Michele Zarrillo – 4
Su Zarrillo non mi avrete mai. Il pezzo è noiosissimo e deprimente. Rispetto per una lunga e dignitosissima carriera, ma resta una domanda: chi diavolo vota per Zarrillo nel 2017?