Capitoli

  1. Albania patria del turismo dentale low cost: le protesi con la vacanza intorno. Odontoiatri italiani: “Concorrenza al ribasso”
  2. Le agenzie e le cliniche nella guerra dei denti: “In vacanza dal dentista”
  3. Il divertimento “acchiappaclienti”
  4. La testimonianza: da paziente a promoter di fatto
  5. I conti in tasca agli albanesi
  6. Le possibili fregature: via i denti, cure non continue, mancati risarcimenti
  7. La sfida del low cost italiano: sconti anche per i cani di famiglia
  8. I dentisti: “Governo ignora piano abbattimento costi, perché non crea consenso”
Cronaca

I conti in tasca agli albanesi - 5/8

IL VIAGGIO - Le cliniche offrono pacchetti completi a prezzi stracciati. Il segreto: il costo molto basso del lavoro e della vita nelle città albanesi. Il rischio per i pazienti sono le cure non continue e i mancati risarcimenti. I dentisti italiani provano a rispondere al fenomeno con una politica di contenimento dei costi, che però non può non incidere sulla qualità dei materiali. Non mancano le polemiche. Commissione Albo odontoiatri: "Il governo ignora il piano di abbattimento dei costi, perché non crea consenso"

A Valona, città più “italianizzata” delle altre, ci sono strutture che hanno inventato un sistema differente: trattamento in Albania, ma “appoggio, consulenza e assistenza” successivi in studi pugliesi con cui si collabora, “a disposizione senza costi aggiuntivi”. Fino a tre anni fa, qui, la classica “klinika dentare” somigliava per di più a un salone da barbiere. Poi, il salto di qualità, grazie ai capitali stranieri. Solitamente, non è sui materiali che si risparmia, perché non ce n’è bisogno. Un esempio: gli impianti dentali in titanio vengono proposti a 490 euro contro, in media, i 650-800 euro in Italia. Un prodotto di scarsa qualità costa al dentista circa 35 euro, quello di alta qualità intorno ai 100-150 euro. Il margine di guadagno, in quest’ultimo caso all’apparenza molto inferiore, in realtà non viene rosicchiato dalle altre voci di gestione. Innanzitutto, infatti, il personale medico e paramedico ha stipendi che oscillano tra i 200 e i 600 euro al mese. Il costo della vita più contenuto incide anche sugli affitti o sugli acquisti dei locali commerciali: a Tirana, il canone mensile è di circa 10 euro al metro quadro, tre volte meno rispetto alle maggiori città italiane, e si può comprare un immobile da 100 metri quadrati, in centro, a 110mila euro. Retribuzione più bassa equivale a tassazione agevolata: si aggira solo intorno al 10 per cento. Decisamente più abbordabili anche le imposte sulle attività commerciali: niente Imu e tassa sui rifiuti da 10 euro al mese.