Ministri e vice degli ultimi governi hanno spesso maltrattato le giovani generazioni. Salvo poi ricorrere a scuse, sempre tardive. Le dichiarazioni più imbarazzanti, dai laureati 'sfigati' di Michel Martone ai 'bamboccioni' di Padoa Schioppa fino agli expat di Poletti. Finalmente 'fuori dai piedi'
Ma a inaugurare la celebre litania dei giovani maltrattati è stato Tommaso Padoa-Schioppa, ministro dell’economia nel 2007. Aveva definito la sua una “battuta”, ma i sorrisi erano stati pochi al contrario delle polemiche. Parlando dei giovani che uscivano sempre più tardi di casa e non si rendevano indipendenti dai genitori, in audizione sulla Finanziaria davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato aveva detto: ”Mandiamo i ‘bamboccioni’ fuori di casa”. Il tema in questione era nobile, visto che si parlava di agevolazioni sugli affitti per i più giovani. Neanche una parola su precarietà e mancanza di lavoro che condizionano acquisti immobiliari e indipendenza dal nido di mamma e papà. Gli stessi temi che anche Poletti ha tagliato fuori dalle sue esternazioni a ruota libera. Il risultato? Che arriva anche il fuoco amico dei Giovani democratici. E forse sono parole che non premiano granché sul piano politico: richieste di dimissioni a parte, anche il referendum costituzionale voluto dal governo Renzi è stato sonoramente bocciato dai giovani.