Capitoli

  1. Sostegno fantasma per gli alunni disabili a tre mesi dall’inizio dell’anno scolastico. Genitori raccontano le promesse mancate
  2. "Mia figlia piange sempre perché non riesce a seguire le lezioni da sola" 
  3. "Una scuola così fa tremare i cuori: non vengono tutelati i più deboli"
  4. "Ho 2 figli autistici, ma solo uno ha l'assistenza personale promessa"
  5. "In classe pollaio inseriti 2 disabili gravi, così non si rispetta la legge"
Scuola

"Ho 2 figli autistici, ma solo uno ha l'assistenza personale promessa" - 4/5

"Melissa piange sempre perché non riesce a seguire le lezioni da sola". "In una classe pollaio sono stati inseriti due disabili gravi, quando la legge lo vieta". "Ho due bambini autistici, ma solo uno ha l'assistenza di cui ha bisogno". A quasi 90 giorni dall'inizio dell'anno scolastico parlano le madri di 4 ragazzi con disabilità, che a settembre avevano avuto la garanzia che i disagi sarebbero durati pochi giorni

Ogni studente con disabilità grave dovrebbe avere un Piano educativo personalizzato (Pei) con conseguente sostegno dedicato, ma come sostiene Barbara Ruta non è così, almeno non nel suo “particolare” caso. La donna vive con il marito in Sicilia ed è madre di due figli con autismo, Mattia e Alessio, ma solo uno di loro viene seguito in classe regolarmente e con le giuste metodologie. Se a Mattia sono state assegnate le giuste ore di sostegno con professore abilitato, oltre ad un Assistente per l’autonomia e comunicazione (Asacom), al fratello sono state negati gli stessi servizi di assistenza fondamentali per interagire con gli altri. Alessio, inoltre, ha solo 6 ore di sostegno su 12 richieste dalla scuola, con l’aggravante – afferma Barbara – “di essere affiancato da un insegnante senza titolo e completamente senza assistenza alla comunicazione”. La madre si rifiuta di accettare questi “forti disagi”, “il diritto allo studio è stato leso in maniera grave e quello che perderà mio figlio non sarà facile recuperarlo. Un genitore deve lottare soprattutto quando si vede portare via gli unici mezzi che proietteranno i propri figli verso un futuro, circondato da una società che ancora è molto ignorante e uno Stato che ignora le persone con disabilità”.