Capitoli

  1. Sostegno fantasma per gli alunni disabili a tre mesi dall’inizio dell’anno scolastico. Genitori raccontano le promesse mancate
  2. "Mia figlia piange sempre perché non riesce a seguire le lezioni da sola" 
  3. "Una scuola così fa tremare i cuori: non vengono tutelati i più deboli"
  4. "Ho 2 figli autistici, ma solo uno ha l'assistenza personale promessa"
  5. "In classe pollaio inseriti 2 disabili gravi, così non si rispetta la legge"
Scuola

"Una scuola così fa tremare i cuori: non vengono tutelati i più deboli" - 3/5

"Melissa piange sempre perché non riesce a seguire le lezioni da sola". "In una classe pollaio sono stati inseriti due disabili gravi, quando la legge lo vieta". "Ho due bambini autistici, ma solo uno ha l'assistenza di cui ha bisogno". A quasi 90 giorni dall'inizio dell'anno scolastico parlano le madri di 4 ragazzi con disabilità, che a settembre avevano avuto la garanzia che i disagi sarebbero durati pochi giorni

Alcuni bambini possono soffrire di disturbi evolutivi di autocontrollo, sono troppo vivaci, la loro capacità di attenzione può essere particolarmente limitata e agiscono senza prima pensare alle conseguenze dei loro comportamenti. In questo caso può essere riscontrata l’ADHD. Ed è proprio la patologia di cui è affetta la bimba di Giorgia Bettelli. La piccola, dotata di una plusdotazione cognitiva (un quoziente intellettivo notevolmente superiore alla media) è iscritta ad una scuola primaria di Roma ma le due figure che si sono avvicendate come insegnanti di sostegno non avevano una specializzazione consona per gestirla. In seguito alle nomine avvenute a fine ottobre la prima veniva sostituita con un’altra addirittura alla prima esperienza lavorativa. “Come aiuto in classe – afferma Bettelli – avevamo a disposizione un docente di sostegno che, in realtà, non aveva nessuna competenza per disturbi come quelli di mia figlia e altre patologie simili”. Inoltre l’educatore alla comunicazione cambia continuamente, a causa delle nuove assegnazioni effettuate dal Comune alle varie cooperative appaltatrici, precisa la mamma. Può arrivare un bravissimo educatore con la giusta specializzazione per l’alunno da seguire, ma il problema è che può essere mandato via da un giorno all’altro. Così quest’anno “abbiamo dovuto ricominciare da capo, con una nuova figura professionale, che non sappiamo se sarà in grado di occuparsi correttamente di mia figlia”. Tali cambiamenti, a volte repentini, gettano i bambini e la loro famiglia in uno stato di “sconforto e insicurezza“, creando “paure ed ansie” per il futuro in quanto ogni piccola novità imprevista “genera sofferenza profonda in questi alunni con disabilità che hanno bisogno di stabilità e competenze di alto livello”.