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Cultura

Nobel per la Letteratura 2016, i ritratti dei candidati: da DeLillo a Murakami - 2/6

DON DELILLO

E’ la sorpresa dell’ultima ora. Saltato dai 66/1 dell’altro ieri a 8/1, praticamente quarto tra i favoriti per Ladbrokes. Classe 1936, newyorchese amato da David Foster Wallace, Don De Lillo ha attraversato quattro decadi di letteratura che al contempo si è trasformata e risplamata, lasciando parecchi strascichi di cambiamento anche sul suo stile che nel tempo è maturato e migliorato. Dimessosi da pubblicitario a fine anni sessanta ha iniziato a scrivere isolandosi e dopo 4 anni di lavoro nel 1971 ha pubblicato Americana. Ma è solo nel 1991 con Mao II e soprattutto nel 1997 con Underworld, il romanzo fiume sulla Guerra Fredda raccontata attraverso una pallina da baseball, che De Lillo raggiunge la notorietà e il plauso mondiale. In Italia è pubblicato da Einaudi ed è da poco uscito il suo ultimo romanzo, Zero K che pone al centro di una nuova apocalittica storia gli esperimenti di criogenesi per congelare personale malate per poi risvegliarne i corpi una volta trovata la cura al loro male. Un autentico ed imperdibile capolavoro. Gli Stati Uniti non vincono questo premio dal 1993 con Toni Morrison.