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  1. Europei 2016, contropagellone (più o meno definitivo): tra il ciuffo di Pellè e il pacco del Grande Match, provaci ancora David Guetta
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(N)euro

Europei 2016, contropagellone (più o meno definitivo): tra il ciuffo di Pellè e il pacco del Grande Match, provaci ancora David Guetta - 3/11

Nel torneo degli antipatici più (Ronaldo) o meno (Conte) di successo, Pio e Amedeo sono dei giganti. E mentre Paola Ferrari finalmente va in vacanza, qualcuno spettini Pellè

Antonio Conte – Non solo CR7. C’è un altro antipatico di lusso che esce più che bene da questo Europeo: l’ormai ex CT della Nazionale italiana era odiato ferocemente dagli antijuventini, aveva fatto soffrire (e arrabbiare) anche i tifosi bianconeri quando aveva lasciato improvvisamente la squadra dominatrice del calcio italiano. Aveva accettato l’offerta di Carlo Tavecchio, un altro che non è certo simpatico al grande pubblico e in Francia aveva portato una rosa di 23 giocatori che non convinceva neppure i più contiani. Ebbene, l’Italia operaia ha fatto un mezzo miracolo, uscendo “solo” ai quarti di finale, ai rigori, contro la Germania campione del mondo. In Italia esplodono polemiche anche quando si perde in finale per malasorte o casualità (ricordate Berlusconi su Zoff dopo la finale di Euro2000 persa contro la Francia al golden gol?), eppure l’eliminazione ai quarti non ha provocato nessuna particolare polemica nei confronti di un allenatore che in tre settimane di europeo si è finalmente mostrato come grande e capace professionista e non solo come attention whore sempre alla ricerca del battibecco con i giornalisti per alimentare il proprio ego. Antonio Conte ha dimostrato che, fatta la tara di un carattere particolarmente insopportabile, è e resta il migliore allenatore italiano sulla piazza. VOTO: 8