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Attualità

La fenomenologia del porno e il declino del sesso esibito - 3/6

Anni fa, le edicole furono sommerse da riviste che in una decina d’anni ebbero una trasformazione assolutamente radicale. Oggi i filmati pornografici circolanti in rete superano i 5.000.000

La rivoluzione cartacea e cinematografica

O forse sarebbe meglio dire l’esplosione, o l’orgasmo collettivo. Cartaceo e cinematografico. Arrivano dalla Svezia e dalla Danimarca le prime pellicole a tema, decisamente esplicite. Una concomitanza di fattori (il successo mondiale del film Gola Profonda, del 1972, il film più visto al mondo fino a che venne superato da E.T.), il referendum sul divorzio (1975) e quello sull’aborto e una contestazione sessuale sempre più marcata danno la stura a un mercato sempre più saturo di pornografia. Trionfa il fumetto, dal genere fiabesco (boccacesco) a quello horror; da quello comico a quello d’avventura, le inserzioni di scene hard si fanno sempre più esplicite. Con fior di disegnatori (il grande Magnus) a trame ben costruite. Il settimanale Le ore diventa uno dei più venduti d’Italia: C’è “la rubrica dei coniugi Peroni” (che danno consigli espliciti ai lettori), ai primi “autoscatto”, a brevi rubriche di costume. Le Ore era seguito, nelle vendite, da Caballero (ancora più esplicito) a una pletora oggi difficilmente immaginabile di giornali pornografici. Intanto, nascevano i primi cinema “a luci rosse”.