Max Pezzali è Max Pezzali, che sorride come Max Pezzali, fa tenerezza come Max Pezzali, è goffo come Max Pezzali. È come uno di quei gattini pucciosi sui social, il cantore della generazione desengagée cresciuta negli anni Novanta: delizioso e dolcissimo, così dolce da risultare stucchevole. All’inizio vorresti abbracciarlo e coccolarlo come se non ci fosse un domani; dopo un po’ scatta la carogna e ti viene voglia di concludere anzitempo la sua vita terrena. Televisivamente se la cava meglio del previsto, riuscendo anche a essere molto autoironico. È il collante tra i quattro giudici, quello meno divisivo, quello che stuzzica meno gli altri.