Cultura

Crowdfunding, Progetto #Muse: quando online si raccolgono fondi e idee

È il caso di Matteo Di Pascale, scrittore e designer e Andrea Binasco, studioso di narratologia e grande amante della letteratura, due creativi italiani che hanno ideato il “Muse - The Most Unpredictable Story Ever". L'obiettivo è arrivare a scrivere una storia che, come recita il nome della campagna, sarà decisamente imprevedibile

A sei mesi di distanza dall’entrata in vigore in Italia del regolamento Consob in materia di crowdfunding, le piattaforme di finanziamento online sono aumentate sensibilmente. Dai ventuno siti attivi ad aprile 2013, siamo arrivati a circa 35 portali che danno vita alle idee più disparate. Ben 15mila progetti approvati su circa 52mila proposte, un numero in crescita costante.

In questi mesi, ad esempio, si sta parlando molto del nuovo film su Dylan Dog, totalmente made in Italy, per il quale Luca Vecchi (The Pills) e Claudio Di Biagio (NonApriteQuestoTubo, Freaks) hanno lanciato una campagna su Indiegogo per raccogliere i soldi necessari alla realizzazione del lungometraggio. Chiunque fosse stato interessato, avrebbe potuto donare da 1 a 1000 euro, con la possibilità di ricevere in cambio diversi riconoscimenti, dal nome nei titoli di coda, fino alla colonna sonora o a un giorno sul set. La campagna si è conclusa lo scorso giugno e ha raggiunto la cifra di 15mila euro, permettendo alla produzione di iniziare le riprese.

Un esempio di un progetto andato a buon fine che probabilmente ha dato fiducia a molti altri internauti. È il caso di Matteo Di Pascale, scrittore e designer e Andrea Binasco, studioso di narratologia e grande amante della letteratura, due creativi italiani che hanno ideato il Muse – The Most Unpredictable Story Ever. Forti di un’altra campagna ben riuscita, lanciata lo scorso anno su Kickstarter, la stessa piattaforma che in America ha permesso di realizzare il film su Veronica Mars, hanno deciso di ingegnarsi, tentando di trovare un modo ancora più partecipativo per sfruttare questo canale. Da qui l’intuizione di raccogliere non solo aiuti finanziari ma anche spunti e idee dagli utenti, il tutto per arrivare a scrivere una storia che, come recita il nome della campagna, sarà decisamente imprevedibile.

I due autori, insieme a chiunque vorrà prendere parte al progetto, avranno modo di ideare un romanzo utilizzando Kickstarter non solo per le risorse materiali come la traduzione, il proofreading (la correzione di bozze) e la produzione, ma anche per raccogliere qualcosa in più. Quello che viene richiesto, oltre all’aiuto economico, è uno spunto di riflessione in forma di hashtag attraverso i social network, che sarà raccolto e organizzato semanticamente per dar vita alla base della trama. Donare le proprie idee, quindi. Certo, il concetto di “romanzo collettivo” non è cosa nuova, basti pensare all’esperimento narrativo nato dalla collaborazione tra La Stampa e Tuttolibri, coordinato dall’autore best seller Fulvio Ervas e sostenuto dai lettori del quotidiano. Ma questa volta il discorso è diverso e il concetto viene applicato a una piattaforma di crowdfunding, assumendo un valore differente. “L’obiettivo finale – come spiega Matteo – è scrivere il libro costruito a partire dagli elementi dati dai backers (i donatori), per poi stamparlo e spedirlo. La speranza finale è quella di dare un esempio di come si possa usare Kickstarter per il CrowdThinking e fare da apripista per un nuovo genere di progetti”. La campagna iniziata domenica scorsa, durerà 30 giorni e come traguardo ha la somma di 5,000£, il minimo necessario per la stampa e la traduzione del libro, ma ovviamente sono previsti ulteriori “stretch goal” (obbiettivi flessibili) in caso il progetto dovesse avere un successo maggiore del previsto. Non resta che lasciare la parola agli utenti e sperare che questa sorta di brainstorming collettivo prenda forma.