Salute

Per il 2026 ci auguro un vero Sistema Sanitario Nazionale per tutti

Negli ultimi tre anni sono enormemente aumentati le nuove forme assicurative in sanità: dai 3,3 miliardi del 2021 agli attuali 5,3 con un incremento del 60%. Una enormità

Stiamo perdendo un altro anno. Il 2026 è alle porte. Sono anni che trascorrono spesso nel silenzio delle persone di buona volontà. Guerre e epidemie si susseguono ed occupano lo spazio del nostro vivere. Vicino o lontano da noi ma comunque creano paura, incertezza e dubbi sul nostro futuro. Scrivendo queste parole penso a tutti i giovani che dovranno affrontare la vita. Per pensare a tutti loro parto da mia figlia Arianna che è in attesa di una/un erede di cui sono felice che mi renderà nonno. Solo così il mondo può comunque continuare a girare intorno al suo asse e vedere luce e il buio susseguirsi.

Per non dimenticare sono contento che la Commissione bicamerale del Covid, che resta una pagina buia della storia recente, abbia continuato i suoi lavori non per condannare, non è un tribunale, ma per spiegare passo dopo passo i dubbi e le certezze di quello che abbiamo dovuto subire. Peccato che non ci sia una Commissione che studi quello che non abbiamo fatto per tutti noi in questi cinque anni per evitare una ricaduta di una malattia così grave.

Se non sapete cosa regalare, regalate la speranza di un mondo migliore. Regalate la certezza di non voler dimenticare perché solo con un passato si può avere un futuro. Fate una donazione, se credete, alla associazione sereniesempreuniti, di cui sono consigliere, per poter continuare a lottare per la verità e per dare idee per un futuro per tutti, non solo per chi ha maggiori possibilità.

In questa ottica leggo che negli ultimi tre anni sono enormemente aumentati le nuove forme assicurative in sanità. Nel ramo malattie sono aumentati i volumi dai 3,3 miliardi del 2021 agli attuali 5,3 con un incremento del 60%. Una enormità forse direttamente dipendente dall’incertezza di certezze per una giusta e veloce diagnosi e cura. Ancor più rilevante se si considera il fatto che ormai, secondo l’Istat, circa sei milioni di italiani rinunciano a curarsi per le lunghe liste di attesa, come ho più volte scritto “inventate” per favorire il privato, non avendo disponibilità economica.

Curiamo tutti insieme il nostro Sistema Sanitario Nazionale perché sono certo che è sempre meglio della migliore forma assicurativa che spesso non cura tutto. Questo è l’augurio che mi faccio e che ogni giorno da ormai decenni cerco di mettere in pratica con proposte utili.

A voi che mi leggete vi auguro buona salute e lascio anche da questo mio spazio un augurio particolare a mia figlia Arianna che possa avere nel 2026 il frutto del suo amore con Luca che servirà a far continuare a girare il mondo con rinnovata speranza e con i nuovi occhi di un nuovo essere.