Calcio

“Una figuraccia, i movimenti delle panchine sono inguardabili”: la rabbia di Gravina sul caso Allegri-Oriali

Il presidente Figc non ha gradito gli insulti e la rissa sfiorata tra le panchine di Milan e Napoli in semifinale di Supercoppa italiana

“Parliamo di una figuraccia. Perché qui dobbiamo tenere distinte quelle che sono le sanzioni che si applicano alle violazioni previste dal regolamento sportivo rilevate dall’arbitro, da quelle che sono le norme comportamentali“. Così il presidente della Figc Gabriele Gravina nella conferenza stampa dopo il Consiglio Federale sulla lite tra il tecnico del Milan Massimiliano Allegri e il team manager del Napoli Gabriele Oriali, arrivata durante la semifinale di Supercoppa italiana a Riad.

“Qui è un fatto culturale. Io credo che dobbiamo un po’ riacquistare il senso dell’educazione. Purtroppo offendere sta diventando quasi normale, i movimenti delle panchine sono inguardabili e si è convinti che più si urla in panchina più si possano condizionare le decisioni di campo”, ha proseguito Gravina, particolarmente nervoso parlando dell’argomento.

Allegri e Oriali hanno discusso animatamente dopo il rosso chiesto dalla panchina del Napoli per Mike Maignan, accusato di reazione violenta nei confronti di Matteo Politano. Sono volate parole grosse, con l’allenatore rossonero che avrebbe proferito diversi insulti nei confronti di Oriali.

Scene che a Gabriele Gravina non sono piaciute, come dimostrano le sue parole: “C’è solo uno sconfitto all’interno di tutto questo: il calcio. Vale per Folorunsho, vale per i presidenti, i tifosi e gli allenatori. Stiamo parlando del gioco del calcio, stiamo parlando sempre di fair play, di etica, di principi, di rispetto. Ce lo stampiamo sulle maglie, sul petto, facciamo gli eventi, organizziamo i convegni su questi temi e poi andiamo in campo e ci sputiamo addosso. Questo non è assolutamente accettabile“, ha concluso Gravina sull’argomento.

Litigio tra Allegri e Oriali che è proseguito anche nel post gara: prima l’allenatore rossonero è fuggito negli spogliatoi senza salutare nessuno, Antonio Conte compreso. Poi – nella mattina di oggi 19 dicembre – il Napoli ha accusato Allegri di “un’aggressione fuori controllo”.