Speciale legge di bilancio

Pensioni, il correttivo del governo: salta la mazzata su chi ha riscattato la laurea ma non l’allungamento delle finestre. Lega insoddisfatta

Giorgetti: "Salvati i cosiddetti diritti acquisiti". Ma resta invariata la misura da cui sono attesi i maggiori risparmi, 1,4 miliardi a regime. I lavori della commissione Bilancio del Senato sono stati sospesi fino alle 21. I tempi sono strettissimi visto che l'obiettivo è chiudere le votazioni venerdì

La correzione del discusso maxi emendamento del governo alla manovra che ha previsto una stretta sulle pensioni si è materializzata giovedì pomeriggio. La nuova proposta, arrivata via subemendamento, elimina con un tratto di penna la penalizzazione per chi ha riscattato la laurea che ha fatto salire sulle barricate anche i sindacati dei medici, indicando come […]

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La correzione del discusso maxi emendamento del governo alla manovra che ha previsto una stretta sulle pensioni si è materializzata giovedì pomeriggio. La nuova proposta, arrivata via subemendamento, elimina con un tratto di penna la penalizzazione per chi ha riscattato la laurea che ha fatto salire sulle barricate anche i sindacati dei medici, indicando come copertura una rimodulazione di fondi per le infrastrutture. Ma non interviene sull’allungamento delle finestre di attesa per le pensioni anticipate, cioè il periodo che passa tra l’uscita dal lavoro e l’accredito del primo assegno. Periodo che si allungherà, dai tre mesi attuali, a quattro mesi per chi matura i requisiti nel 2032 e 2033, cinque per chi li matura nel 2034 e sei per chi lascerà nel 2035. Quella, del resto, è la misura da cui sono attesi i maggiori risparmi: 1,4 miliardi a regime.

Le tensioni in maggioranza però restano: la Lega chiede che si intervenga anche sulle finestre. Per questo i lavori della commissione Bilancio del Senato sono stati sospesi fino alle 21: una riunione tra governo e gruppi maggioranza, a cui poi seguirà un altro incontro con i gruppi dell’opposizione, dovrà decidere come procedere.

Giorgetti: “Salvi i diritti acquisiti”. Lega insoddisfatta

Per quanto riguarda il riscatto della laurea “sono stati tenuti indenni quelli che hanno fatto il riscatto fino ad adesso e quindi sono stati salvati i cosiddetti diritti acquisiti”, anche chi ha iniziato a pagare e ancora non ha concluso, ha spiegato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Per il futuro “uno potrà riscattare ma saprà che quello che versa aumenterà la pensione che riceverà ma non inciderà rispetto alla data di pensionamento. Una logica puramente assicurativa come quando uno investe in un fondo pensione”. “Non era e non è certamente nostra intenzione di aumentare i requisiti pensionistici, anzi al contrario”, ha continuato il leghista. Che sulle finestre mobili ha tentato di gettare acqua sul fuoco: quella è “un’ipotesi scolastica“., ha detto riecheggiando le “clausole di salvaguardia” evocate da Claudio Borghi, “perché la copertura deve essere tecnicamente assicurata nel lungo periodo, ma chiaramente è un intervento che può essere cambiato quando si vuole come si vuole ben prima della scadenza del 2033″. Poi, di fatto, la piena confessione sul favore ai fondi: “È inutile che stiamo con girarci attorno, credo che quella sulla previdenza integrativa sia una delle travi portanti della manovra di bilancio invece di aspetti di dettaglio che hanno fatto molto parlare”.

La Lega però non è soddisfatta. “Miglioriamo rispetto a come era messo ieri sulla laurea, ma manca l’intervento sulle finestre”, spiega il senatore della Lega Borghi, che è anche relatore della manovra. “È vero che si parla di un futuro remoto ma penso sia molto opportuno non lasciare adito a dubbi: non c’è nessuna intenzione del governo di prolungare l’età pensionistica. Questo sarà oggetto di un colloquio con il governo”.

Le opposizioni all’attacco

“Non è la prima volta che mente agli italiani, ma sulle pensioni la presidente del Consiglio si dimostra campionessa di incoerenza. Ha tradito tutti gli impegni presi in campagna elettorale, quando con Salvini promettevano di abolire la legge Fornero”, il commento della segretaria del Pd, Elly Schlein. “Promettevano di abbassare l’età pensionabile, stanno facendo l’opposto: la aumentano. Promettevano di alzare le pensioni minime a mille euro, invece le hanno aumentate di un paio di caffè. Hanno cancellato Opzione Donna, e anziché introdurre una pensione di garanzia per i giovani, hanno cercato di fregarli pure sul riscatto della laurea. Un tradimento che grava tutto sulle spalle di chi lavora e ha fatto sacrifici e vede nella pensione un sacrosanto diritto a un futuro dignitoso. Noi staremo dalla loro parte e ci opporremo ai colpi di mano di un governo ormai precipitato nel caos e che litiga su tutto”.

“Nessuno è in grado di articolare le modalità con le quali si dà copertura”, contesta nel merito il capogruppo dem Daniele Manca, che ribadisce la richiesta di una relazione tecnica: “il maxiemendamento del governo era arrivato con la bollinatura, è poco corretto correggerlo con un testo non bollinato. Siamo a questo punto perché non c’è ancora un accordo in maggioranza”. “La toppa è peggio del buco. Sulle pensioni rimane tutto invariato, rimangono le finestre e rimane l’allungamento dell’età pensionabile. Il governo su ordine di Meloni interviene solo sul riscatto della laurea. Una presa in giro per i lavoratori e le lavoratrici”, commenta il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.