
La proposta introduceva dal primo gennaio 2026 un'imposta speciale di bollo di 500 euro sui pagamenti effettuati in denaro contante in Italia per un importo compreso tra 5.001 e 10.000 euro
Niente di fatto al momento per l’innalzamento del tetto del contante sopra l’attuale soglia di 5mila euro. È stato infatti ritirato l’emendamento di FdI, a prima firma Gelmetti, che introduceva dal primo gennaio 2026 una imposta speciale di bollo di 500 euro sui pagamenti effettuati in denaro contante in Italia per un importo compreso tra […]
Niente di fatto al momento per l’innalzamento del tetto del contante sopra l’attuale soglia di 5mila euro. È stato infatti ritirato l’emendamento di FdI, a prima firma Gelmetti, che introduceva dal primo gennaio 2026 una imposta speciale di bollo di 500 euro sui pagamenti effettuati in denaro contante in Italia per un importo compreso tra 5.001 e 10.000 euro. La proposta, segnalata dalla presidenza del Consiglio che quindi ci aveva di fatto messo la firma, alzava di fatto il tetto attuale all’uso del contante: oggi si può pagare cash fino a 5.000 euro, oltre questa soglia bisogna obbligatoriamente ricorrere a forme di pagamento tracciabili. Le opposizioni avevano criticato la mossa, accusando la maggioranza di favorire il nero.
Martedì, a due settimane dal termine ultimo per varare il provvedimento, il governo ha corretto in maniera sostanziale la manovra con un nuovo maxiemendamento che muove 1,3 miliardi per Transizione 4.0, mezzo miliardo per rifinanziare la Zes, prevede una doppia stretta sulla pensione anticipata, allungando le cosiddetti finestre mobili per le uscite e dà meno peso al riscatto della laurea ai fini del calcolo dell’anzianità contributiva.
I capigruppo hanno fissato un calendario che prevede il primo sì in aula al Senato nell’ultimo giorno utile, il 23 dicembre. Considerando le feste natalizie, poi la Camera sarà costretta a una maratona per chiudere il testo, blindato, almeno entro il 30 dicembre e dare il tempo per la promulgazione della legge. La maggioranza punta a chiudere il testo in commissione venerdì.