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Danilo Gallinari si ritira, il suo addio al basket: “È stato un viaggio incredibile, pieno di innumerevoli ricordi”

Il cestita italiano, che per diciassette stagioni ha giocato in Nba, chiude così la sua carriera con la vittoria del campionato portoricano con i Vaqueros de Bayamón

“Oggi, con il cuore pieno di gratitudine, annuncio il mio ritiro da una carriera che ho sempre sognato”, Così Danilo Gallinari ha annunciato sui social il ritiro dal basket. Il cestita italiano, che per diciassette stagioni ha giocato in Nba, chiude così la sua carriera con la vittoria del campionato portoricano con i Vaqueros de Bayamón. “Una carriera costruita attraverso duro lavoro, sacrificio, vittorie, sconfitte, compagni di squadra diventati fratelli, guida dei miei allenatori, e, ovviamente, famiglia e amici che mi hanno accompagnato in ogni passo”, scrive Gallinari nella didascalia del video postato per annunciare il ritiro.

“È stato un viaggio incredibile pieno di innumerevoli ricordi che porterò con me per tutta la vita. A chi ha creduto in me, a tutti coloro che mi hanno sostenuto, e a chi ha condiviso con me ogni momento – grazie, di cuore. Sono più che emozionato per il prossimo capitolo!”, ha concluso poi il cestista italiano. 37 anni, Gallinari chiude così la sua carriera con l’ultima partita con la maglia della nazionale italiana gli ottavi di finale di Eurobasket contro la Slovenia.

La carriera di Gallinari

Proprio con la nazionale italiana Gallinari ha partecipato ai campionati europei 2011, 2015 e 2025, ai campionati mondiali del 2019 e ai Giochi di Tokyo 2020. Dal 2008 al 2024 ha giocato in Nba con i New York Knicks, i Denver Nuggets, i Los Angeles Clippers, gli Oklahoma City Thunder, gli Atlanta Hawks, i Boston Celtics, i Washington Wizards, i Detroit Pistons e i Milwaukee Bucks.

Una carriera di altissimo livello, in Nba, dove ha esordito dopo due anni all’Olimpia Milano, società che l’ha poi fatto conoscere a livello internazionale. Tra i punti più alti della sua carriera italiana c’è sicuramente il titolo di Mvp della Serie A nel 2008, anno in cui è stato eletto (come la stagione precedente) come miglior under 22.

Sogni, speranze e rimpianti

Idolo di una generazione intera, Danilo Gallinari è stato fonte d’ispirazione per diversi giovani, per più motivi: per il suo stile di gioco, per il suo tiro da tre punti, per il suo spirito battagliero che gli ha consentito sempre di tenere l’asticella alta e per la bellezza stilistica del suo basket. 208 cm, ma le movenze di chi è 20 cm in meno. Ottimo tiro da tre e grandissima intelligenza tattica, è stato uno dei tre italiani che tra il 2006 e il 2008 si sono affacciati alla Nba. Il primo è stato Andrea Bargnani, poi è toccato a Marco Belinelli – che è anche l’unico fin qui ad aver vinto un anello nel campionato di basket più importante al mondo -, infine proprio a Danilo Gallinari.

Ed è stato lui che per diversi anni ha dato l’impressione di poter incidere più di qualsiasi altro azzurro in Nba: per atletismo, per fisico, per qualità tecniche. Ed è stato anche il più longevo con 17 stagioni in Nba, contro le 13 di Belinelli e le 10 di Bargnani. In diverse delle sue esperienze americane è stato anche l’uomo franchigia, cioè l’atleta di punta, di spessore di una franchigia Nba. Tutte etichette che lo portano a essere il più grande rimpianto del basket italiano, soprattutto nell’ultimo secolo, e per la nazionale italiana.

Gallinari sarà per sempre un enorme what if in Italia, di cosa sarebbe potuto diventare senza i tanti infortuni che ne hanno condizionato la carriera. Il valore di ciò che ha rappresentato per il basket italiano rimane però intatto: un talento puro, ma soprattutto un punto di riferimento per tanti giovani.