Fatti a motore

BYD Racco, la piccola che osa. La Cina sfida il Giappone sul terreno delle kei car

Al Japan Mobility Show 2025 debutta la microvettura elettrica con cui il costruttore cinese punta a conquistare il cuore, e le strade, del Sol Levante

Al Japan Mobility Show 2025 la cinese BYD ha scelto di colpire al cuore dell’identità automobilistica giapponese: le kei car, le minuscole vetture urbane che da decenni incarnano la mobilità compatta e razionale del Sol Levante. Il colosso di Shenzhen ha infatti svelato la Racco, la sua prima microvettura elettrica destinata al Giappone, il cui debutto è previsto per l’estate 2026.

È una mossa strategica e audace: dopo i timidi risultati ottenuti con modelli come Atto 3, Sealion 7 e Dolphin — appena 5.300 unità vendute dal 2023 — BYD ha capito che per conquistare il Giappone non basta esportare la formula cinese dell’auto elettrica. Bisogna giocare la partita sul terreno più “giapponese” che ci sia: quello delle kei, le auto economiche e ultra compatte che rappresentano oltre la metà del mercato elettrico locale.

La Racco, una citycar a quattro porte dalle forme squadrate e abitacolo sorprendentemente spazioso, è pensata per muoversi nelle città dense e ordinate del Giappone, dove parcheggi e strade richiedono dimensioni ridotte e grande efficienza. Con questa mossa, BYD punta non solo a espandere la propria presenza – oggi limitata a una manciata di modelli – ma a sfidare direttamente marchi storici come Suzuki, Daihatsu e Honda, padroni indiscussi del segmento.

Per ora la casa cinese deve ancora superare lo scetticismo dei consumatori nipponici, molto legati ai marchi nazionali e alle ibride. Ma le aggressive politiche di prezzo, con sconti fino a 1 milione di yen, mostrano la determinazione di BYD a guadagnarsi spazio in un mercato difficile, ma non impossibile.