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Verstappen domina ad Austin e crede nella rimonta Mondiale: “La possibilità c’è”. Bene le Ferrari – La nuova classifica

L'olandese aveva vinto anche la sprint: ora è a 40 punti da Piastri. Podio per Leclerc, subito dietro Lewis Hamilton

Dopo le due qualifiche e la vittoria nella Sprint, Max Verstappen si prende il successo anche nella normale gara di Austin. Per l’olandese è la terza vittoria nelle ultime quattro gare e, dopo aver recuperato 64 punti a Piastri (5° finale al Cota) da Monza in avanti, ha definitivamente riaperto il Mondiale. Il duello iridato dice: 346 Oscar Piastri, 332 Lando Norris e 306 l’olandese. Tutto apertissimo insomma, in attesa del nuovo confronto in programma a Città del Messico domenica prossima. Il britannico della McLaren chiude dopo due lunghe battaglie contro Charles Leclerc (3°). Piastri chiude solo 5°, sconsolato a fine gara (è rimasto a lungo nell’abitacolo senza uscire).

Bene per la Ferrari anche Lewis Hamilton , mentre George Russell è 6° dopo la vittoria di Singapore. Hanno chiuso la top-10: Yuki Tsunoda (7°, seconda migliore posizione con la Red Bull), Nico Hülkenberg (8°), Ollie Bearman (9°) e Fernando Alonso (10°). Sfortunatissimo Andrea Kimi Antonelli (13°), centrato a inizio gara da un colpevole Carlos Sainz (out) in curva 15, mentre si trovava settimo.

Il commento di gara

I precedenti parlano chiaro: diverse piloti di F1 hanno perso il Mondiale a cinque GP dalla fine. Michael Schumacher, Fernando Alonso, Sebastian Vettel, Alain Prost o Mark Webber, per fare alcuni esempi. La stessa fine che Oscar Piastri rischia di fare se non inverte la tendenza dal Messico, tornando quello sicuro ammirato fino allo scorso GP d’Olanda. Da Baku in avanti, infatti, l’australiano è calato: dopo i due botti tra qualifica e gara in Azerbaigian, ha subito il sorpasso al via da Norris a Singapore, prima della carambola che ha messo fuori entrambi nella Sprint dello scorso sabato e di una gara normale anonima vista domenica al Cota.

Se Oscar deve reagire assolutamente, per non perdere un titolo che per tanti appariva sicuro, c’è un Verstappen cannibale che si è preso tutto quello che poteva prendersi negli Usa, confermando così che la rimonta mondiale non è solo un’ipotesi. Con cinque Gran Premi e due Sprint (Brasile e Qatar) ancora da correre, il quattro volte iridato, che cerca il quinto titolo di Juan Manuel Fangio, torna a respirare aria di titolo. “La possibilità c’è — ha spiegato — ma serviranno weekend di questa intensità”. Parole che suonano come un avvertimento, perché Max si presenterà in Messico con la convinzione e la solidità di chi sa che ora tutto è molto più possibile. E pensare che dopo l’Olanda il pilota Red Bull si trovava a -104 da Piastri.

Sul circuito texano, Max non ha avuto rivali: scatto pulito, ritmo imprendibile e gestione impeccabile. L’unico a provarci, almeno per qualche giro, è stato Charles Leclerc, autore di una partenza magistrale che gli ha consentito di superare Lando Norris in curva 1. Il ferrarista, tornato competitivo dopo un venerdì difficile, ha portato la sua SF-25 sul podio (che mancava da Spa) con una prestazione d’orgoglio, chiudendo terzo ma lottando a lungo fino alla fine per la seconda piazza. È stato l’unico a partire con gomme Soft davanti, una scelta coraggiosa che ha permesso al pilota di osare per sperare in una posizione che sarebbe stata impossibile comunque da raggiungere con la stessa strategia delle rivali.

Il monegasco ha festeggiato così al meglio i 28 anni (compiuti giovedì scorso) per varie cose: oltre alla Soft al via, ha difeso coraggiosamente il ritorno di Norris nel primo stint (che per attaccarlo ha raggiunto il numero massimo di track limit permessi) e poi dopo la sosta — optando per un undercut nei confronti del pilota papaya, rientrato 10 giri dopo — ha resistito fino a quando le medie si sono usurate e Lando è passato nel terzo settore. “Temevo di essere l’unico a usare la mescola più morbida, ma ci ha dato aria pulita e una posizione guadagnata. È stata una bella battaglia, peccato non aver tenuto fino alla fine, ma tornare sul podio qui è una bella sensazione”.

Se ottima è stata la corsa di Leclerc, confortante è stato rivedere Hamilton di nuovo in top-5 (4° finale) come non accadeva da luglio a Silverstone. Un weekend, quello del Cota, dove il britannico è sempre sembrato in confidenza con la pista, finendo davanti a Leclerc nella qualifica Sprint, e ha provato a giocare di strategia prima della sosta, quando Charles, con le Soft alla frutta e al termine del primo (lungo) duello con Norris, si è trovato l’inglese alle calcagna. L’inglese, bravo a conservare le gomme, ha provato l’attacco fin quando il monegasco è stato richiamato al termine del giro per la sosta. Nella seconda parte di gara, sulle Soft, l’inglese non ha invece mai impensierito nei croni i due rivali davanti, ma la sua prova si può dire sicuramente buona.

Giornata infine amara per Piastri e le Mercedes, lontane dal passo dei migliori. Russell ha chiuso 6°, confermando le difficoltà della scuderia sulle piste più calde. Ma il colpo di scena è arrivato da Andrea Kimi Antonelli, protagonista di un buon avvio — era 7° ma sui tempi di Russell — prima del contatto con Carlos Sainz. Lo spagnolo ha tentato un sorpasso troppo aggressivo in curva 15, toccando la Mercedes del bolognese: Antonelli è ripartito ultimo, Sainz ha rotto la sospensione e si è ritirato.

La classifica piloti

  1. Piastri (Aus/McLaren-Mercedes) 346
  2. Norris (GB/McLaren-Mercedes) 332
  3. Verstappen (Ola/Red Bull) 306
  4. Russell (GB/Mercedes) 252
  5. Leclerc (Mon/Ferrari) 192
  6. Hamilton (GB/Ferrari) 142
  7. Antonelli (Ita/Mercedes) 89
  8. Albon (Tha/Williams-Mercedes) 73
  9. Hulkenberg (Ger/Sauber-Ferrari) 41
  10. Hadjar (Fra/Racing Bulls) 39