Fatti a motore

Supercar e armonia toscana, a Villa La Massa in scena la bellezza su quattro ruote

Tra arte, ingegneria e passione, la Countach si è imposta come simbolo di coraggio e libertà formale

Ci sono luoghi che sembrano nati per ospitare la bellezza. Villa La Massa, affacciata su un’ansa dell’Arno, è uno di questi. Un rifugio di quiete e armonia, a pochi minuti dal cuore di Firenze, dove il tempo sembra scorrere più lento tra i clivi toscani. È qui che, dal 17 al 19 ottobre, si è svolta la terza edizione di Villa La Massa Excellence, concorso d’eleganza dedicato alle supercar e alle hypercar degli ultimi decenni, organizzato con Canossa.

Nell’uliveto della villa, tra il verde e il profumo dell’olio nuovo, le protagoniste non erano le consuete icone d’anteguerra ma vetture nate tra la fine degli anni Settanta ed oggi: Ferrari 12 Cilindri Spider, Bugatti EB 110 GT, McLaren F1 GTR, Porsche GT1, le due restomod Totem (su base Alfa Romeo Giulia GTA) ed Eccentrica (su base Lamborghini Diablo), oltre alla Lamborghini Countach 5000 Quattrovalvole bianca con finiture dorate.

A giudicarle non solo esperti di automobile, ma una giuria trasversale composta da conoscitori di design, arte e lifestyle: sguardi diversi uniti da una stessa idea di armonia. È un dettaglio che spiega molto: non basta la potenza per essere eleganti, serve la coerenza tra forma, sostanza e spirito.

La Coppa d’Oro Villa La Massa 2025 è andata alla Countach, capolavoro di Marcello Gandini che, a più di quarant’anni dal debutto, resta un manifesto di libertà formale e di coraggio. Il pubblico ha premiato la Bugatti EB 110 GT, simbolo della rinascita del marchio negli anni Novanta.

E i più giovani – bambini curiosi, occhi pieni di stupore, un entusiasmo ancora libero da confronti – hanno scelto la Pagani Huayra Roadster BC, affascinati da un dettaglio che dice tutto: la chiave d’accensione a forma di automobilina. Un gesto semplice ma perfetto, che trasforma la tecnologia in emozione.

Tra le menzioni speciali, la Porsche GT1, una delle venticinque costruite per l’omologazione alle gare, e la Ferrari 12 Cilindri Spider, premiata per la capacità di portare nel presente la musica del V12 di Maranello.

Ma la vera novità è stata la presenza di un pubblico giovane e appassionato: collezionisti under 40, curiosi, preparati, capaci di riconoscere nelle youngtimer non il surrogato delle storiche, ma il futuro stesso della memoria automobilistica.
 Domenica, le auto hanno lasciato l’uliveto per un itinerario tra le colline del Chianti, fino a Monteriggioni. Un corteo di cavalli meccanici in controluce, tra vigne e cipressi, il rombo che si confondeva con il vento. Un viaggio lento, quasi meditativo, come se ogni marcia servisse a misurare il tempo.

Villa La Massa Excellence non è un’alternativa a Villa d’Este o a Pebble Beach: è un laboratorio, un luogo dove l’eleganza si rinnova e l’automobile torna a essere ciò che è sempre stata – una forma di cultura, un ponte tra arte e ingegneria, tra passato e domani.