Il giocatore della Virtus Bologna e la pallavolista Milica Tasic protagonisti di una rissa con i sanitari. Arrestati e poi rimessi in libertà: la Procura vuole svolgere ulteriori indagini

Luca Vildoza, cestista della Virtus Bologna, è stato arrestato dalla polizia nella notte assieme alla moglie, la pallavolista serba Milica Tasic, dopo aver aggredito una sanitaria della Croce Rossa presente su un’ambulanza. Il playmaker argentino aveva da poco terminato di giocare nel match di Eurolega con la Virtus Bologna contro i francesi del Monaco, segnando 8 punti nella vittoria dei suoi per 77-73. Vildoza e Tasic sono poi stati rimessi in libertà nel corso della giornata di oggi, su decisione della Procura, che ha rinunciato al processo in direttissima, per svolgere ulteriori approfondimenti sulla dinamica dei fatti.
Il tutto è cominciato in via Calori – a Bologna – a pochi passi dal Paladozza, dove un’ambulanza si era fermata per digitare sul telefono l’indirizzo di un intervento. In quel momento è arrivata l’auto del cestista, che si sarebbe innervosito visto l’ostacolo per strada. Vildoza – stando a quando riportato da Il resto del Carlino – ha prima lampeggiato all’ambulanza e poi discusso con il personale a bordo. La questione, però, non si sarebbe conclusa in quel momento: Vildoza (con la moglie) e l’équipe dell’ambulanza si sarebbero rivisti in viale Silvani, dove il mezzo di soccorso aveva lampeggianti e sirene accese.
Il cestita, secondo la ricostruzione, ha quindi iniziato a effettuare manovre e frenate mirate a ostacolare l’ambulanza: a quel punto il personale sanitario si è stoppato per chiedere le ragioni del suo comportamento. Il giocatore, dopo aver accusato – a suo dire – i sanitari di aver occupato la carreggiata perché stavano “giocando col telefono”, avrebbe afferrato per il collo una delle operatrici, aggredendola. A quel punto è scattata una rissa, con i colleghi dell’operatrice ad aiutarla e la moglie del cestista, Milica Vildoza, accusata di aver tirato i capelli e strattonato la sanitaria.
La ricostruzione però viene contestata dalla difesa. L’avvocato Mattia Grassani, legale del cestista, smentisce la versione emersa in un primo momento, sulla base delle dichiarazioni degli operatori sanitari alla polizia. “Abbiamo iniziato a svolgere indagini difensive, chiedendo di acquisire le telecamere e sentendo testimoni“, ha dichiarato Grassani. Ci sarebbe, in particolare una foto di un’ambulanza di traverso sui viali di circonvallazione, quando è sopraggiunta la vettura guidata dall’argentino Vildoza, con il mezzo di soccorso che chiudeva il percorso della macchina.
Il giocatore e la moglie stavano tornando a casa, dopo aver preso cibo da asporto e volevano rientrare, perché la donna è incinta ed era tardi. I due volevano andare a letto presto, vista anche la trasferta di Eurolega: la Virtus è impegnata domani, venerdì, contro il Lyon-Villeurban. A quel punto, per la difesa, ci sarebbe stata una lite con un parapiglia con gli operatori, ma ci sarebbero state azioni reciproche e non un’iniziativa unilaterale del giocatore.
Sul posto sono intervenuti prima i carabinieri, poi sono arrivati anche i dirigenti della Virtus e la Polizia, chiamata dai membri dell’ambulanza. Gli agenti hanno fermato il giocatore e la moglie e li hanno portati in Questura: dopo gli accertamenti i due sono stati arrestati entrambi con l’accusa di lesioni a personale sanitario. La donna aggredita è stata visitata al pronto soccorso ed è stata dimessa dopo alcuni accertamenti. Entro 96 ore dovrà tenersi comunque un’udienza tecnica per valutare la legittimità e la correttezza dell’arresto, ma dall’esito non dipenderà la situazione cautelare dei coniugi. Vildoza nel frattempo può partire regolarmente la Virtus Bologna per la Francia, dove appunto domani sera giocherà contro l’Asvel Lione.